Nella nostra epoca di grande incertezza sul futuro c’è un gran bisogno di conoscenza storica. Come possiamo, infatti, scegliere e perseguire le soluzioni giuste per garantirci una vita migliore se non impariamo dagli errori e dalle conquiste del passato? Molti italiani lo sanno. È per questo che da molti anni affollano le nostre Lezioni di Storia nei teatri di tutta Italia, da Roma a Milano, da Bari a Padova, da Trieste a Genova. E per questo ha avuto grande successo la prima edizione del Festival delle Lezioni di Storia che si è tenuta lo scorso anno a Napoli. Migliaia di persone sono venute ad ascoltare le parole degli storici, che ci hanno trasportato in una dimensione apparentemente lontana ma che, per differenza, ci aiuta a riflettere su noi stessi. Val bene un lungo e intenso fine settimana a Napoli, dunque, dal 27 febbraio al 1° marzo per non perdere Lezioni di Storia Festival 2020. Questa seconda edizione, resa possibile grazie al contributo essenziale della Regione Campania, affronta il tema Noi e loro, cioè come uomini e donne nel corso della storia si siano messi insieme, cercando un’identità comune, nel modo di pensare e di agire.

 

Nel corso della storia, infatti, ci siamo definiti per appartenenza a un gruppo: una famiglia, una città, una nazione, ma anche una chiesa, un partito politico, una squadra di calcio. Questa identità collettiva si è costruita quasi sempre per differenza o contrapposizione con un altro gruppo: come dire, siamo “noi” perché non siamo “loro”. Ma quanto degli “altri” è invece entrato, senza che ce ne accorgessimo, a definire la nostra identità? Comprendere le ragioni e i modi in cui l’umanità fin dalle sue origini si è costituita e divisa in noi e loro ci consente forse di immaginare un noi universale e un mondo meno frammentato e conflittuale, in cui a cadere sono quei muri fisici e culturali che dividono i tanti noi. Un tema affascinante e complesso che, durante il Festival, sarà sviluppato da alcuni tra i migliori storici italiani e stranieri nelle forme più diverse, attraversando letteratura, arte, cinema e fumetti. Relatori che uniscono alla qualità del pensiero storico la capacità di rendere la storia attraente per chi li ascolta.

 

Ma il successo del Festival sta anche nella bellezza della città che lo ospita. Una bellezza carica di storia che si esprime con tutta la sua forza nei palazzi del centro storico, sedi delle prestigiose istituzioni culturali in cui si svolgono gli incontri. Quattro giorni per raccontare la nostra storia, per divertirci e stupirci, per riflettere sul nostro presente. Un invito a mettervi tutti in viaggio verso Napoli.