©Salvatore Pastore

La Campania riparte, anche grazie al teatro. Dopo mesi di lockdown è tempo di riappropriarsi degli spazi culturali della regione, con la XIII edizione del Napoli Teatro Festival. Attori come Silvio Orlando, Vinicio Marchioni, Alessio Boni, Lina Sastri e Iaia Forte, diversi musicisti tra cui Enzo Avitabile e Foja e sportivi come Patrizio Oliva, Pino Maddaloni e Andrea Zorzi sono solo alcuni dei protagonisti della kermesse diretta per la quarta volta da Ruggero Cappuccio e organizzata dalla Fondazione Campania dei Festival, presieduta da Alessandro Barbano.

 

Una manifestazione che al teatro unisce multiformi espressioni d’arte. L'edizione 2020 propone per tutto il mese di luglio 130 eventi in 19 luoghi, tutti all’aperto, con l'unica eccezione del San Carlo. Spettacoli non solo a Napoli, ma anche in altre località campane, Salerno, Solofra, Pietrelcina e Santa Maria Capua Vetere. Confermate quest'anno le dieci sezioni: Italiana, Osservatorio, Danza, SportOpera, MusicaLetteratura, Cinema, Mostre, Progetti Speciali e Internazionale, che però partirà in autunno portando all'ombra del Vesuvio, tra gli altri, l’artista belga Jan Fabre.

Silvio Orlando © Andrea Raffin

Tra gli eventi da non perdere nel primo weekend di luglio, a Napoli sabato 4 alle 21 c'è da scegliere. Al Cortile della Reggia di Capodimonte va in scena la prima assoluta di La vita davanti a sé, testo di Romain Gary pubblicato nel 1975 e adattato per il cinema nel 1977. Protagonista della storia, interpretato da un impeccabile Silvio Orlando, è Momò, bimbo arabo di dieci anni che vive nel quartiere multietnico di Belleville.

Nel Cortile delle Carrozze di Palazzo Reale l'appuntamento, invece, è con Perché leggere i classici, spettacolo tratto dall'omonima opera di Italo Calvino con cui Francesco Montanari, consente allo spettatore di compiere un viaggio letterario, dimostrando che la cultura non è mai antica, perché porta sempre con sé il suo messaggio universale.

 

Domenica 5 alle 21, al Cortile d'onore di Palazzo Reale, l'attesa è per Scarpe rosse, progetto di teatro civile di e con Maria Rosaria Omaggio, che si snoda tra parole, danza, musica e video, per ricordare le donne vittime di violenza e femminicidio nella storia. Lo spettacolo è approfondito da un confronto sull’attualità, moderato dalla giornalista del TG1 Adriana Pannitteri, con la Senatrice Valeria Valente, la Presidente del Tribunale di Napoli, Elisabetta Garzo, lo scrittore Maurizio de Giovanni, oltre a Virginia Ciaravolo e Donatella Gimigliano, presidenti di associazioni contro la violenza di genere.

Stesso giorno, stesso orario, ma al Duomo di Salerno, per Ho ucciso i Beatles, show musicale di Stefano Valanzuolo, con Sarah Jane Morris e il Solis String Quartet, in cui si immagina che Mark David Chapman, l’assassino di John Lennon, riviva nelle ore precedenti il folle gesto la propria storia d’amore e odio con i Fab Four.