In cover Museo Guttuso a Bagheria

Rinascere dalla bellezza dei luoghi, siano essi palazzi nobiliari, castelli, chiese o affreschi ritrovati, villaggi fantasma, ville eleganti, giardini incantati, e compiere un viaggio affascinante nella storia e nelle storie. Per la sua XIV edizione Le Vie dei Tesori, festival dedicato alla scoperta del patrimonio culturale delle città, “racconta” la Sicilia tra grandi città e piccoli centri, per ripartire dalla bellezza e in sicurezza.

 

Il Festival, promosso dall’Associazione Le Vie dei Tesori Onlus, nato nella città di Palermo e poi diffusosi progressivamente a tutta la Sicilia e non solo – il modello è stato esportato in Lombardia dove il Festival si è svolto nel 2018 a Milano e a Mantova, e nel 2019 a Mantova – quest’anno si svolgerà in 15 tra capoluoghi e piccoli comuni della Sicilia, con l’apertura e la narrazione di oltre 300 luoghi di interesse artistico, storico e monumentale in gran parte inediti, nei sabati e nelle domeniche compresi tra il 12 settembre e l’8 novembre.

Cupola del Santissimo Salvatore a Palermo

Accanto alle visite nei tesori, in programma oltre 100 passeggiate d’autore per vivere pienamente la bellezza dei luoghi, riappropriarsi dei centri storici e tornare ad osservare monumenti e paesaggi con occhi nuovi, tra passeggiate a cavallo in un maneggio storico, o itinerari alla scoperta di giardini e parchi, scavi archeologici o tesori Liberty.

 

Se l’edizione 2019, cui hanno lavorato circa 600 giovani, si è chiusa in Sicilia con oltre 400 mila ingressi in 8 fine settimana, producendo cinque milioni e mezzo di indotto turistico per l’isola, anche il programma 2020 è ricco di sorprese e apre luoghi inediti per unire arte, cultura e paesaggio.

Protagonisti della prima parte del Festival, che ha preso il via lo scorso fine settimana e proseguirà nei sabati e nelle domeniche sino al 27 settembre sono Messina, Trapani, Marsala, Mazara del Vallo, Caltanissetta, Sambuca, Bagheria e, soltanto nell'ultimo weekend il borgo di Naro.

 

Il programma delle Vie dei Tesori è costruito come un mosaico di opere d’arte spesso poco note e non inserite nei classici itinerari turistici, come accade per Messina, che quest’anno accoglie i visitatori nei villaggi collinari bellissimi e inesplorati come, ad esempio, il villaggio fantasma di Massa San Nicola, un paese irreale posto sotto il vincolo della Soprintendenza o la medievale Mili San Pietro nascosta sui Peloritani, con l'abbazia basiliana di Santa Maria di Mili, la più antica chiesa normanna di Sicilia e poi spazio al mare che abbraccia lo Stretto, con la visita a Forte San Salvatore mentre la chiesa Santissima Annunziata dei Catalani, racconta la genesi urbana della città prima del terremoto.

Visitare Bagheria significa immergersi nella citta delle ville nobili ed eleganti, scoprire Museo Guttuso, e Palazzo Butera, i musei-gioiello, dedicati all'acciuga e quindi a tutta l’arte marinara, e al mondo del giocattolo d’antan, a Caltanissetta tra i luoghi da non perdere il Palazzo del Carmine con il “teatro meccanico” Regina Margherita, mentre a Sambuca di Sicilia, borgo dei borghi 2016, è Palazzo Panitteri ad incantare.

 

Sulla costa occidentale dell’isola impossibile non innamorarsi del mare e delle bellezze di Trapani con le visite in barca verso la Torre della Colombaia, Marsala per scoprire anche i cantieri di scavo a Mozia mentre Mazara del Vallo apre le porte della chiesa di San Francesco.

Chiostro del Duomo, angolo sud-occidentale con fontana, a Monreale

Dal 3 ottobre invece spazio alla sontuosa Catania scolpita nella lava, all’elegante Ragusa e alle perle barocche Scicli e Noto, a Sciacca e Monreale e mentre per sei fine settimana, sino all’8 novembre, Palermo sarà grande protagonista degli itinerari alla scoperta della bellezza.

 

Tutti luoghi da scoprire ma in sicurezza, nel rispetto delle normative anti Covid-19, le visite infatti vanno effettuate a piccoli gruppi, con numeri diversi a seconda di ciascuno spazio e delle caratteristiche dei siti. Su www.leviedeitesori.com tutte le informazioni necessarie, ad accompagnare i visitatori una guida in presenza, se la logistica dei luoghi lo consente, oppure l’audioguida d’autore registrata dalla viva voce dei giovani dell’associazione Amici delle Vie dei Tesori: storici dell’arte, architetti, botanici, urbanisti.