“Esprimiamo grande vicinanza alle famiglie dei due colleghi ferrovieri, a tutti i feriti, a cui siamo molto vicini. Vogliamo ringraziare i soccorritori per quanto hanno fatto e stanno facendo”. Così Gianfranco Battisti, amministratore delegato di Ferrovie dello Stato Italiane, parlando ai giornalisti sul luogo dell’incidente ferroviario a Ospedaletto Lodigiano (Lodi) in cui hanno perso la vita due macchinisti. “Le società Trenitalia e RFI hanno già avviato una commissione d'inchiesta e daranno la massima disponibilità agli organi competenti per collaborare”.

 

Ferrovie dello Stato devolverà a favore delle famiglie di Mario Dicuonzo e Giuseppe Cicciù, i due colleghi deceduti nell’incidente, le trattenute dalla busta paga per ogni dipendente che ha aderito allo sciopero di due ore proclamato nella giornata di venerdì 7 febbraio.

 

>>> Marco Mancini, portavoce del Gruppo FS Italiane, a TG2 Post del 6 febbraio 2020

 

La circolazione ferroviaria

Attivo il numero verde gratuito 800 89 20 21. 

I treni percorrono la linea convenzionale tra Milano e Piacenza con un maggior tempo di viaggio di 40 minuti. Sulla pagina dedicata del sito web di Trenitalia gli aggiornamenti sulla circolazione con il programma dei cancellati o limitati nel loro percorso.  Previsto il rimborso integrale per la rinuncia al viaggio.

Alcune considerazioni sulla nostra rete ad Alta Velocità

Le tappe dell'Alta Velocità

La storia del sistema Alta Velocità/Alta Capacità italiano è iniziata nel 2005 con l’attivazione della linea AV Roma - Napoli. Nel 2006, in occasione delle Olimpiadi invernali di Torino, è stata attivata la Torino - Novara AV e nel 2008 la Bologna - Milano AV. Il servizio commerciale dell’intero sistema AV/AC da Torino a Salerno (Torino - Milano - Bologna - Firenze - Roma - Napoli - Salerno) è stato avviato nel 2009, in concomitanza con l’attivazione della linea Bologna – Firenze AV e la linea Milano – Novara AV.


Sistemi di sicurezza (RFI)

In caso di anormalità e guasti ai sistemi di gestione e controllo del traffico ferroviario i sistemi tecnologici di Rete Ferroviaria Italiana entrano in funzione bloccando immediatamente la circolazione dei treni in viaggio, garantendo la massima sicurezza per le persone a bordo. Secondo i dati elaborati dall’Union Internationale des Chemins de fer (UIC), l’organismo internazionale che riunisce tutte le aziende ferroviarie del mondo, la rete gestita da RFI è tra le più sicure al mondo. Il Global Safety Index (indice calcolato dall’UIC) di RFI è uno tra i migliori in Europa. Tale indice è ponderato in base al tipo, al numero e alla gravità degli incidenti. Oggi l’intera rete AV/AC è dotata di sistemi avanzati di protezione della circolazione dei treni, dall’interoperabile European Rail Traffic Management System (ERTMS) che controlla la velocità massima ammessa e la distanza dei treni, istante per istante, intervenendo automaticamente in caso di superamento di tali limiti, al Sistema Controllo Marcia Treno (SCMT), che interviene nei nodi metropolitani e sulle linee convenzionali. La tecnologia ERTMS, operativa in Italia da 15 anni, consente la circolazione in sicurezza di treni sulla base di informazioni scambiate fra il sottosistema di terra e di bordo. I dati e le informazioni trasmessi permettono di seguire, istante per istante, la marcia del treno fornendo al macchinista tutte le indicazioni necessarie alla guida in sicurezza, con l’attivazione della frenatura d’emergenza nel caso in cui non siano rispettati tutti i parametri e la velocità del treno superi quella consentita. Nella configurazione “Livello 2”, adottata in Europa per la prima volta da RFI, lo scambio di informazioni tra il sottosistema di terra e di bordo avviene grazie al canale radio Global System Mobile-Railway (GSM-R), mentre le boe fisse presenti lungo i binari svolgono principalmente funzione di riferimenti di posizione. Attraverso il canale radio, il Sottosistema di Bordo apprende dal Radio Block Center (RBC) le autorizzazioni al movimento per il treno.


Evoluzione degli investimenti realizzati da RFI in sicurezza (milioni di euro)

Dal 2002 al 2019 gli investimenti realizzati per la sicurezza ferroviaria da RFI sono raddoppiati: da 1.146 milioni di euro nel 2002 a 2.240 milioni di euro nel 2019.