L’11 maggio il consorzio ILSA, composto da Trenitalia e dalla compagnia aerea Air Nostrum, ha sottoscritto con ADIF, il gestore della rete ferroviaria iberica, l’accordo quadro per la gestione dei servizi Alta Velocità in Spagna.
A partire dal 2022 ILSA offrirà 32 collegamenti giornalieri sulla rotta Madrid – Barcellona, otto sulla Madrid – Valencia, sette sia sulla Madrid – Malaga, sia sulla Madrid – Siviglia, infine quattro sulla Madrid – Alicante. Il treno scelto è il Frecciarossa 1000, fabbricato con tecnologie ecosostenibili e dotato di design aerodinamico.
La firma del contratto quadro arriva dopo un iniziale stallo che aveva interessato Renfe, la compagnia ferroviaria nazionale della Spagna.
Riavvolgiamo un attimo il nastro: il 27 novembre 2019 l’ADIF aveva comunicato la liberalizzazione dei servizi ferroviari sulle linee AV spagnole. Ad aggiudicarsi i lotti disponibili il consorzio ILSA, i francesi di SNCF e appunto la locale Renfe.
Il 12 aprile 2020, domenica di Pasqua, l’ADIF, che aveva l’obiettivo di chiudere contemporaneamente i contratti quadro con i tre operatori, ha deciso di rinviare la firma del closing prevista per il giorno successivo, per dare tempo e modo a Renfe di chiarire i dubbi contrattuali espressi nel frattempo dalla Commissione Nazionale dei Mercati e della Concorrenza (CNMC) spagnola.
Venerdì 8 maggio il cambio di scena: come ha spiegato il quotidiano El Pais, «Renfe ha giustificato in dettaglio l'investimento di 1 miliardo di euro nelle operazioni», per cui la CNMC ha deciso di estendere da 5 a 10 anni la durata del contratto per ammortizzare gli investimenti. Gli stessi 10 anni che erano stati accordati fin da subito a ILSA e SNCF.
Ieri, infine, la firma conclusiva per tutti dell’operazione. Considerando il ritardo causato dalla pandemia del Covid-19, spagnoli e francesi potrebbero avviare i servizi tra fine 2021 e inizio 2022, mentre per ILSA, e Trenitalia, è confermato il 2022 come anno di partenza.