Oggi i ministri britannici hanno posto fine al franchising ferroviario dopo 24 anni; il primo passo verso la riunificazione della frammentata rete britannica.

Il nuovo sistema creerà una struttura più semplice ed efficace e prenderà forma nei prossimi mesi. La prima fase, oggi, consiste nel portare gli operatori verso contratti di transizione per predisporre le basi di un nuovo sistema ferroviario.

Da questa mattina, il franchising viene sostituito da più impegnativi accordi di misure di recupero di emergenza (ERMA - Emergency Recovery Measures Agreements). Queste misure affrontano il persistente impatto della pandemia sulle ferrovie e rispettano l'impegno del governo a sostituire l'attuale sistema di franchising.

Tali accordi di gestione hanno obiettivi di performance più rigorosi e commissioni di gestione ridotte. I nuovi contratti ci consentono di avviare tempestivamente le riforme chiave, tra cui l'obbligo per gli operatori di coordinarsi meglio tra loro e di ridurre gli eccessivi costi di capitale delle ferrovie. Le spese di gestione saranno ora pari ad un massimo di 1,5% della base di costo del franchising prima dell'inizio della pandemia.
Le ERMA rappresentano una fase di transizione verso il nuovo sistema, il più grande cambiamento per le ferrovie in un quarto di secolo.

 

Secondo le attuali linee guida sulla salute pubblica, l'intenzione è anche di consentire agli operatori di gestire un servizio quasi completo per offrire ai passeggeri uno spazio che li aiuti a viaggiare in sicurezza. Le ERMA aprono la strada a una più ampia riforma del settore ferroviario che dà priorità al passeggero. Nel 2018 Keith Williams, il presidente della Royal Mail, è stato invitato a rivedere le ferrovie dopo un caotico cambiamento di programma e il fallimento di alcuni franchising.

L'annuncio di oggi, che ha il suo pieno appoggio, è il preludio di un white paper che risponderà alle sue raccomandazioni. Il white paper sarà pubblicato quando il corso della pandemia sarà più chiaro.

Il Segretario ai Trasporti, Grant Shapps, ha affermato: «Il modello di privatizzazione adottato 25 anni fa ha visto un notevole aumento nel numero di passeggeri, ma questa pandemia ha dimostrato che non funziona più. Il nostro nuovo accordo per le ferrovie esige molto di più per i passeggeri. Semplificherà i viaggi delle persone, ponendo fine all'incertezza e alla confusione di sapere se si sta usando il biglietto giusto o la compagnia ferroviaria giusta.  Manterrà i migliori elementi del settore privato, compresi la concorrenza e gli investimenti, che hanno contribuito a guidare la crescita, ma fornirà una direzione strategica, una leadership e una responsabilità.

I passeggeri avranno servizi affidabili e sicuri su una rete totalmente costruita intorno a loro. È tempo di rimettere la Gran Bretagna sui giusti binari.»

Fino al ritorno del numero di passeggeri, sarà ancora necessario un significativo sostegno da parte dei contribuenti, anche nell'ambito dei contratti transitori annunciati oggi. Ma le riforme consentiranno risparmi sostanziali a medio e lungo termine per questi ultimi.  

Keith Williams, presidente della Williams Review, ha affermato: «Questi nuovi accordi rappresentano la fine del complicato sistema di franchising, esigono di più dall'esperienza e dalle competenze del settore privato e garantiscono il ritorno dei passeggeri a una ferrovia più puntuale e coordinata. Mi sto adoperando affinché le raccomandazioni che propongo siano adatte a un mondo post-COVID, ma questi contratti avviano un processo di riforma che garantirà alle nostre ferrovie un'attenzione totale al passeggero, con un sistema più semplice, più efficace e che funzioni nel loro interesse.»

Articolo tratto dal sito web del Governo britannico gov.uk