Foto Daniele Fabbro
Amanti della bicicletta, riunitevi. A Verona il 15 e 16 febbraio si tiene CosmoBike, il festival dedicato al mondo della due ruote che nel 2019 ha attratto oltre 30mila visitatori. L'obiettivo dichiarato è promuovere questo mezzo di trasporto come protagonista della mobilità quotidiana, un toccasana per la sostenibilità e la salvaguardia dell'ambiente. Se si raggiunge la città scaligera con i Regionali Trenitalia si può anche avere una riduzione di € 2 sul prezzo del ticket di ingresso alla manifestazione presentando il biglietto del treno. Alla Fiera di Verona sono presenti 180 marchi con gli ultimi modelli e accessori. Tanti gli eventi in programma a cui partecipare, più di 40 incontri con i campioni del ciclismo, circuiti per test ride, spettacoli e focus su e-bike. Oltre che sul cicloturismo, un tema su cui sono stati chiamati a intervenire i rappresentanti di Trenitalia e Rete Ferroviaria Italiana, i quali hanno declinato l'invito come segno di rispetto nei confronti dei familiari delle vittime del recente incidente sulla linea Alta Velocità Milano - Bologna.
CosmoBike 2020
Confermata la presenza di Fondazione FS Italiane, curatrice del talk di sabato 15 alle 15, Treni antichi, sapori e bici, a cui partecipano la giornalista e conduttrice televisiva Tessa Gelisio, il direttore generale della Fondazione Luigi Cantamessa, il giornalista di Radio Bici Maurizio Guagnetti e il presidente della Federazione Ciclistica italiana Renato di Rocco.
Con la Fondazione, grande protagonista di un 2020 scelto dal ministro Dario Franceschini come Anno del treno turistico, il Gruppo FS Italiane ha avviato nel 2014 il progetto Binari senza tempo, per raggiungere mete meno note ma dalla straordinaria ricchezza artistica, paesaggistica ed enogastronomica. Tra il 2014 e il 2018 sono stati riaperti all’esercizio 600 chilometri di linee ferroviarie, nel 2019 i treni d’antan hanno trasportato circa 100mila persone, mentre a breve tornerà sui binari anche l’elettrotreno di lusso Arlecchino e si inizierà il restauro del Settebello. Interessante l’offerta per gli appassionati biker: si può viaggiare sulle affascinanti carrozze d’epoca degli anni ’30 anche caricando la propria due ruote a bordo di sei antichi bagagliai, un tempo riservati al trasporto merci, per un totale di 300 posti offerti. Le tratte su cui circolano treni attrezzati sono la Pedemontana in Friuli-Venezia Giulia, le Vie dei Laghi in Lombardia, la Asciano – Monte Antico e Porrettana in Toscana, la Transiberiana in Abruzzo e la Valle dei Templi – Tour del Barocco in Sicilia. In previsione la messa a disposizione del 90% dei bagagliai su 29 veicoli, per 1200 postazioni complessive, e un servizio di noleggio direttamente a bordo, così da non avere problemi se non si ha una bici o si vuole lasciare a casa la propria.
Terminato il primo incontro, alle 16:30 si tiene il talk Ferrovie dismesse: un riuso ciclabile, a cui avrebbe dovuto partecipare Rete Ferroviaria Italiana e a cui prendono parte la giornalista di Radio24 Alessandra Schepisi, il presidente dell'Associazione Europea Greenways Giulio Senes, il consigliere della Fondazione FS Italiane Mons. Liberio Andreatta e il collaboratore di La Stampa Tuttogreen Andrea Ferraretto.
RFI, il gestore dell’infrastruttura ferroviaria nazionale, ha un patrimonio di circa 1.200 km di linee non più in esercizio da preservare per scopi turistici e sociali e cedere alle amministrazioni locali per la trasformazione in greenways, sentieri riservati a spostamenti non motorizzati. Fra i tracciati più idonei ce ne sono alcuni in prossimità di siti di pregio naturalistico-culturale: in Friuli-Venezia Giulia, per esempio, si potrebbe partire da San Giorgio di Nogaro e arrivare a Palmanova (UD), città fortificata con pianta a stella e sito Unesco; in Veneto, nel tratto da Susegana a Giavera (TV), ci si avvicinerebbe alle celebri colline del Prosecco e del Valdobbiadene. I progetti portati a termine sono molteplici, con circa 400 chilometri di linee già trasformate. Fra Torino e Cuneo si può percorrere l’Airasca-Moretta, detta via delle Risorgive per la presenza di sorgenti naturali. C’è invece il mare a fare da sfondo in alcuni tratti dell’Arenzano-Albisola Capo, in Liguria, dove si può anche raggiungere la casa di Cristoforo Colombo a Cogoleto (GE), e dell’Ortona-Vasto, in Abruzzo, verso la riserva Punta Acquabella e Palazzo d’Avalos, in provincia di Chieti. Il tragitto più lungo (73,7 km) è la Godrano-Burgio, nel palermitano, per arrivare agli scavi archeologici Adranone e alla cascata delle Due Rocche. Rfi ha mappato i percorsi in una trilogia di Atlanti, l’ultimo dei quali, stampato a dicembre 2019.
Nell’ultimo giorno del festival, alle 11, va in scena il talk Turismi possibili: treno e bici, a cui era stata invitata Trenitalia. Presenti sul palco il giornalista di TG2 Motori Piergiorgio Giacovazzo, il giornalista de Il Foglio Giovanni Battistuzzi e il rappresentante di FIAB (Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta) e ALBERGABICI Michele Mutterle.
Per Trenitalia la maggiore integrazione treno e bicicletta è un obiettivo perseguito e raggiunto da diversi anni. A bordo dei Regionali, per le due ruote elettriche o montate il ticket è gratuito (sempre per le pieghevoli) oppure si paga un semplice supplemento. A costo zero anche l’assicurazione per danni accidentali e il bracciale catarifrangente, offerti agli abbonati Regionali e InterCity e ai soci CartaFRECCIA che acquistano una pieghevole da Decathlon, grazie alla partnership firmata a ottobre 2019.
Inoltre, nei nuovi Regionali c’è più spazio per le bici, fino a 18 nei Rock, fino a otto nei Pop, ed è possibile caricare quelle elettriche. Entro fine anno, su ogni convoglio InterCity saranno presenti sei postazioni. In dirittura d'arrivo anche un travel book dedicato alle ciclovie in prossimità delle stazioni ferroviarie in esercizio. Un’altra opportunità per gli amanti della bici di mettersi in viaggio e stabilire un contatto diretto con la natura, la storia e la cultura di un Paese meraviglioso.
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