La pandemia da Covid-19 non può far arretrare dall’impegno verso un futuro più sostenibile. Anzi, impone un’accelerazione delle politiche industriali e di quelle relative alla mobilità sostenibile perché, come in tanti sono convinti, il degrado ambientale è una delle principali concause di quanto stiamo vivendo.

 

Non arretra certo FS Italiane che ha posto la sostenibilità al centro delle sue strategie, ponendosi obiettivi ambiziosi: far spostare il 5% di chi oggi viaggia con l’auto verso mezzi pubblici o condivisi entro il 2030 e il 15% entro il 2050; raggiungere la carbon neutrality e azzerare gli incidenti mortali entro il 2050. Intanto già oggi il Gruppo investe su treni ecologici – come i nuovi regionali Pop e Rock, realizzati con materiali riciclabili al 95% e che permettono risparmiare il 30% di energia rispetto ai regionali della generazione precedente – su locomotive elettriche e bus ibridi. Ha lanciato un piano di riduzione della plastica nei servizi di ristorazione a bordo treno, nei FrecciaLounge e nei Frecciaclub. Ha attivato la piattaforma Smart Event Management che consente di controllare e gestire da remoto l’illuminazione e altri impianti nelle stazioni per risparmiare così energia. Impegno costante anche per progettare e realizzare infrastrutture efficienti e resilienti nei confronti dei cambiamenti climatici, con un’attenta valutazione degli impatti delle grandi opere e il coinvolgimento di tutti gli stakeholder. Anas, a partire da agosto 2020, inizierà ad utilizzare solo energia sostenibile, rinnovabile e pulita per tutte le sue attività aziendali mentre continua a portare avanti il Piano Green Light che ha l’obiettivo di ridurre i consumi energetici per l’illuminazione nelle 1.900 gallerie in gestione.

 

FS promuove la cultura della sostenibilità anche tra i suoi dipendenti e ha creato un sistema di incentivazione con obiettivi legati agli impatti sociali e ambientali che hanno le diverse società del Gruppo.

 

Non solo, ma nei giorni terribili del lockdown ha dimostrato quanto l’intera filiera logistica, diventata essenziale per assicurare i rifornimenti di generi di prima e assoluta necessità, abbia trovato nel vettore ferroviario, e nel lavoro del Polo Mercitalia, la spina dorsale dell’intero sistema: sicura ed efficiente.

Insomma, la natura ci sta inviando messaggi chiari. Con la fine dell’emergenza Coronavirus è arrivato il momento di interpretarli e agire. In occasione della Giornata mondiale dell’ambiente FS Italiane ascolta con attenzione il coro di voci, tutte concordi nell’affermare la necessità di mettersi all’ascolto del Pianeta.

 

«Il degrado del nostro habitat e l'impoverimento della biodiversità stanno accelerando. Si aggravano i danni al clima. Incendi, inondazioni, siccità e uragani di spropositata potenza sono più frequenti e nocivi. Gli oceani si stanno riscaldando e acidificando, distruggendo gli ecosistemi coralliferi. E adesso, un nuovo Coronavirus impazza, minacciando vita e salute», ha detto in un videomessaggio Antonio Guterres, Segretario Generale delle Nazioni Unite che indissero questa giornata internazionale nel 1972 con l’istituzione del Programma per l’ambiente. Secondo Guterres è necessario cambiare rotta, ripensare gli acquisti, le abitudini e gli stili di vita. Bisogna adottare modelli agricoli e industriali sostenibili e salvaguardare gli spazi naturali e selvaggi che ancora restano.

 

Quest’anno la Giornata mondiale dell’ambiente ruota attorno alla biodiversità. Rispetto alla varietà di animali, piante e microrganismi, il campanello d’allarme ha un suono funesto: circa un milione di specie animali e vegetali (su un totale di circa 8,7 milioni) sono minacciate di sparire tanto da paventare il rischio di una sesta grande estinzione di massa. E l’impoverimento della biodiversità provoca gravi conseguenze anche per l’uomo. «Ogni quattro mesi si diffonde tra gli esseri umani una nuova malattia infettiva, che nel 75% dei casi è di origine animale (come Ebola, Sars, Mers e ora il Covid-19). Un ecosistema sano ci protegge da queste malattie. La biodiversità rende più difficile la diffusione dei patogeni, che prosperano fra specie uniformi, in ambienti inquinati, in assenza di zone cuscinetto naturali che pongono una distanza fra l’uomo e gli animali», ha spiegato il Segretario Generale dell’Onu. Proprio la salvaguardia della biodiversità è uno dei 17 obiettivi dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, legato tra l’altro alla sopravvivenza e alle condizioni economiche di molte persone che traggono sostentamento da agricoltura, pesca e risorse naturali.

 

Anche il WWF sostiene che la pandemia di Covid abbia un legame con la travagliata convivenza tra uomo e habitat naturale, caratterizzato da deforestazione, commercio illegale di animali selvatici, modelli di produzione e consumo insostenibili, cambiamenti climatici e perdita di biodiversità. Per sensibilizzare sul tema, il WWF ha raccolto le principali emergenze ambientali degli ultimi 18 mesi – dai roghi dell’Amazzonia allo scioglimento dei ghiacci dell’Antartide – e le ha inserite nel report Planet Escape Room: proprio come nel gioco di gruppo nel quale i concorrenti, rinchiusi in una stanza, devono risolvere via via enigmi e problemi per andare avanti e conquistare l’uscita, nel rapporto si ripercorrono le questioni ambientali e si raccomanda un buon gioco di squadra per superarle una a una e uscire dalla crisi mondiale.

 

Oltre a organizzazioni e associazioni, si fanno sentire anche i giovani: Fridays for Future Italia scende nuovamente nelle piazze per esigere un ritorno alla normalità con un salto verso un mondo nuovo. Manifestazioni e flashmob in oltre 30 città per chiedere alle istituzioni che i fondi destinati alla ripartenza vengano investiti in un piano di transizione ecologica per il Paese.