Francesco, pendolare della Catanzaro Lido - Reggio Calabria, la linea ionica calabrese, è un avvocato. Da buon libero professionista, si sposta in orari della giornata sempre diversi. Instancabile viaggiatore, è anche un cultore del mondo ferroviario, del quale ama studiare tutte le variegate faccettature. 

Ogni quanto prendi il treno?
Praticamente tutti i giorni. Sono un abbonato regionale e lo uso quasi quotidianamente per esigenze di lavoro.

Che cosa fai quando sei in stazione?
Di solito mi presento lì un quarto d’ora prima della partenza. Il mio è un rito ormai ben collaudato e concentrato nei tempi: vado in edicola, poi è il turno del caffè e quindi, puntuale, arriva il treno.

E durante il viaggio?
Mi rilasso subito, leggendo il giornale. Poi, se sono su uno Swing, che mi dà la possibilità di caricare il computer, inizio a lavorare.

Cosa ti piace del treno?
Il fatto di poter entrare in una dimensione tutta particolare, nella quale ti puoi rilassare e contemporaneamente lavorare, ma anche incontrare persone e scambiare qualche chiacchiera. Così il tempo scorre in fretta e neanche te ne accorgi.

Cosa vorresti in più o di diverso?
Sogno un trasporto ferroviario davvero integrato. Con gli altri mezzi pubblici, in modo tale che arrivando in stazione ci sia la coincidenza giusta per continuare il proprio percorso con i bus urbani. Ma vorrei anche poterlo fare con lo stesso biglietto, grazie a una tariffa unica che consenta di utilizzare più mezzi con un solo ticket.

Qualche ricordo particolare, un incontro, un episodio curioso?
Una volta ho dimenticato il cellulare su un vagone. Il personale della stazione di Roccella Ionica si è messo in contatto con il capotreno, che è riuscito a recuperare il telefono, nonostante il mezzo fosse già arrivato in deposito, e a restituirmelo. In tutti questi anni ho sempre apprezzato la professionalità degli operatori di bordo, come in occasione del malore di un viaggiatore: oltre ad allertare 118 e Polfer, il controllore gli è rimasto sempre accanto, sincerandosi delle sue condizioni. Recentemente, poi, ho notato che ci sono neoassunti giovani che scendono dalla carrozza e salutano chi parte: mi trasmettono una sensazione piacevole, come se stessero dando il benvenuto ai passeggeri. Ritengo che questo sia frutto della nuova formazione. Ma anche il personale più esperto è sempre cordiale, disponibile a dare informazioni sulle coincidenze e a mettersi in contatto con i colleghi della sala operativa e degli altri treni in caso di ritardi.

Immaginati AD di FS per un giorno. Quali sono le prime iniziative e gli impegni che prenderesti?
Visto che Trenitalia sta puntando molto sul trasporto regionale, estenderei ai pendolari alcuni servizi dell’Alta Velocità che apprezzo molto. Innanzitutto, il benvenuto con il kit di accoglienza delle Frecce. Poi, la possibilità di noleggiare motocicli e auto per spostarsi all’interno della città.