Foto di Epa/Lukas Barths-Tuttas/Ansa

«In caso di una medaglia ai mondiali sono disposta a rinunciare al cioccolato per un mese». A parlare è Dorothea Wierer vincitrice di una Coppa del Mondo di Biathlon e super golosa. “Doro”, come la chiamano gli amici, è stata la prima atleta italiana a vincere questo titolo in una disciplina dominata da Paesi del centro e nord Europa. Occhi chiari, capelli biondi, sci da fondo ai piedi, carabina sulle spalle e l’immancabile trucco anche quando gareggia sotto zero. Sarà la donna da battere ai Mondiali di Anterselva, in Val Pusteria Alto Adige, che si svolgono dal 13 al 23 febbraio (stasera la cerimonia di apertura). Abbiamo incontrato l’atleta, testimonial Red Bull, prima di questo evento, durante un allenamento al Club Virgin di Milano.

 

Obiettivi per il Mondiale?

Sarebbe bello conquistare una medaglia dove sono nata, ma non sarà facile. Ci saranno tante concorrenti che vorranno salire sul podio. Devo stare bene fisicamente e sparare senza fare errori.

 

Come ti sei preparata?

In un anno mi alleno circa 1000 ore. 800 suddivise tra attività fisica e sci e 200 dedicate al tiro con circa 20mila colpi sparati.

 

Hai un preparatore mentale?

No sono io il mio mental coach, quando riesco a risolvere un problema da sola dopo sono ancora più forte.

 

Raccontaci il tuo sport.

È una disciplina che ti regala emozioni durante tutta la gara, dalla partenza all’arrivo. Unisce due attività, lo sci di fondo e il tiro, completamente diverse tra di loro. 

Foto di Alessandro Dealberto / Red Bull Content Pool

Come è iniziata la tua passione per il biathlon?

A 10 anni ho iniziato ad imitare i miei fratelli che già praticavano questo sport. Il biathlon è uno degli sport più praticati nella Valle dove sono nata. All’inizio l’ho preso come un gioco, preferivo  uscire con gli amici e divertirmi. Prendevo il treno da Valdaora per andare a ballare a Brunico. Con il tempo ed i buoni risultati ho capito che quella sarebbe stata la mia strada.

 

Lo sportivo preferito che avevi da bambina?

Da ragazzina non seguivo molto gli altri sport. Adesso ammiro Lindsey Vonn, perché è una donna che riesce a fondere la sua vita da sportiva con quella più glamour.

 

Nel 2022 ti vedremo a Pechino per le Olimpiadi oppure mamma?

Difficile dirlo adesso. Mi piace l’idea di avere una famiglia, ma anche la vita da atleta soprattutto quando arrivano i risultati non è male. Vedrò a fine stagione come andrà con la mia schiena, se sarò ancora motivata e competitiva. Non faccio Biathlon per arrivare decima.

 

Ci dai qualche consiglio per vivere la Val Pusteria?

Sicuramente direi di fare un giro a Brunico è una città che mi piace tantissimo; c’è un centro storico con negozi particolari. Plan de Corones, uno dei luoghi più belli per sciare. Poi il lago di Braies. 

 

Hai superato i 400 mila follower su Instagram

Sono seguita dagli sportivi italiani, ma anche da quelli del nord Europa dove questo sport e molto seguito. Questo è positivo per promuovere il Biathlon. Cerco di prediligere i post di qualità alla quantità.