Lui è un vero e proprio hit maker. Dopo un esordio nel progressive rock, ha scritto e cantato brani che resteranno per sempre nell’immaginario collettivo, rappresentando diversi generi: il pop soul funky di Figli delle stelle, le classic pop ballads Tu sei l’unica donna per me (vincitrice al Festivalbar del 1979) e Non so che darei (con cui ha gareggiato per l’Italia all’Eurovision Song Contest nel 1980) e la disco music con Kyoko mon amour. Alan Sorrenti Alan Sorrenti racconta la sua passione per la bella stagione.

 

L’estate che ricordi con più piacere?

L’ultima prima del Covid-19. La mia natura è quella di viaggiare, attitudine che mi fa scoprire la vita. L’anno scorso ho passato un mese in Costa Rica, terra in cui ho sentito una meravigliosa comunione con la natura. Gli abitanti del Paese considerano la flora e la fauna in maniera speciale, non le separano e non si proteggono: semplicemente, ci convivono. L’incredibile biodiversità, poi, viene usata per cercare nuove erbe curative.

È uno Stato che non ha il senso della guerra e dove quasi tutto funziona con energia naturale, producendo pochissime emissioni di anidride carbonica. Mi ha stregato.


Cosa ti è piaciuto di più?

Oltre alla natura e al mare, l’empatia della gente, il cibo genuino delle sodas. Ho pensato che vivere in un posto simile faccia bene all’anima. Devo molto a questa terra

che ha ispirato, tra l’altro, il brano Pura Vida, inserito nel lavoro discografico che segna il mio ritorno con un album di inediti dopo 17 anni. Un progetto mainstream pop alternative innovativo, che parte da Napoli, dove tutto ha avuto inizio. Mi sono affidato ad artisti partenopei sensibili, con esperienze simili alle mie anche negli ascolti.


La canzone estiva che hai nel cuore?

Paradiso Beach, un mio pezzo cantato insieme a Jenny B, che ha funzionato molto nei

club. E poi Slave to love di Bryan Ferry: mi ricorda un’estate a Panama. Intramontabile.


Progetti per quest’estate?

La pandemia ha penalizzato gli artisti e immagino non si lavorerà granché. Mi prendo

questo tempo per scrivere un libro fantastico e autobiografico, finire il disco e iniziare

un lavoro con i social. Non farò un viaggio, ma andrò in una casa con una bellissima vista sul mare, magari sul litorale laziale. Non vedo l’ora.