Illustrazione di Chiara Fagioli

Agli occhi di Scintilla Crunchy mi mostro come un indaffara­to informatico, congressista assiduo a cui piace raccontare gli avanzamenti della ricerca. Ho sviluppato nuove app che rendono molto e a lei questo piace. Scintilla è il nome d’arte, ha un food blog tra i più visitati. Con lei posso andare nei migliori bi­strot e ordinare il vino giusto. Sa che sono sposato, ma non che ho una figlia. Mai fare accedere una donna alla propria intimità. È un rischio. La mia legge: devono ammirarmi. Se vedessero di più e unissero i tasselli, sarei in pericolo. Non deve accadere mai. Le dico solo che ho proposto a Google una nuova idea, la stanno valutando insieme a quella di Luciano Tordi. Ha sentito il nome. Mi rode un po’. Finirà impallinato, osservo.

Nel mio dojo di Taekwondo mi conoscono come Il metodico. Ed è tutto quello che sanno di me. Il problema non è solo vincere. Voglio continuamente scoprire i miei limiti nel confronto corpo a corpo. Se ci riesco, sento il rumore della mente del mio av­versario quando si rompe. Mi piace. Col rumore di quel crack torno a casa soddisfatto.

Ho un gruppo, loro si pensano miei amici. Guardiamo serie tv. Tra tutte: Trono di Spade e House of Cards. Io porto il vino. Scintilla è la mia inconsapevole consigliera, faccio sempre bella figura. Per loro le serie sono divertimento, passione, gioco in­tellettuale. Per me è esercizio. Frank Underwood e Tywin Lan­nister: maestri di vita.

È una pratica difficile, alla quale mi sottopongo quotidianamente. Annullare l’effetto di ogni emozione, disattivare legami umani. Underwood e Lannister mi suggeriscono: ricerca gloria e potere, controlla chi hai intorno. La parte più difficile però è la famiglia. Sono anni che ho sviluppato un sistema complesso di scuse e veri impegni che mi rendono a loro inaccessibile. Mia moglie si è adeguata, mia figlia ancora non se ne fa una ragione: vorrebbe capire perché le sono lontano e al tempo stesso pre­tendo che si mostrino alla cena aziendale tutte in tiro. Vorrei essere il tuo modello di successo, le dico, mi ferisce che tu non lo capisca.

La cena organizzata da Google è un problema. Scintilla è la consulente per il rinfresco e ha voluto goderselo. Non sapeva che ci fossi. Era in compagnia di Tordi, io con la famiglia vicino. Scintilla si è stretta a lui quando gli han detto che sceglievano la sua app, sorridendomi. Sento un crack, nella mia testa.

 

Giancarlo Dimaggio, psichiatra e psicoterapeuta, è autore di otto libri tra cui Terapia metacognitiva interpersonale dei disturbi di personalità. Scrive per il Corriere della Sera, ha scritto fumetti e cova l'idea di continuare a farlo.