In apertura foto di Roberto Boccaccino
Tre artisti di tre differenti nazionalità raccontano Palermo dallo stesso punto di vista ma col proprio sguardo. Nasce così Palermo Panorama, mostra collettiva di Valerie Krause, Carmelo Nicotra e Timothée Schelstraete, promossa da Goethe-Institut Palermo e Institut français Palermo col sostegno del Fondo Eliseo e organizzata in collaborazione con il Verein Düsseldorf-Palermo e.V. La mostra, a cura di Alessandro Pinto e Serena Fanara, è allestita nello spazio Haus der Kunst ai Cantieri Culturali alla Zisa, e sarà fruibile da oggi sino al 26 giugno.
«Palermo Panorama è il risultato di una residenza artistica promossa nell’ambito di una proficua collaborazione tra i due istituti di cultura che condividono entrambi la sede ai Cantieri Culturali alla Zisa – racconta uno dei curatori Alessandro Pinto – con protagonisti tre artisti di diverse nazionalità: Valerie Krause (1976 Herdecke, Germania), Carmelo Nicotra (1983 Favara, Italia) e Timothée Schelstraete (1985 Parigi, Francia). A loro è stato chiesto di confrontarsi con la città di Palermo, a partire da Panorama von Palermo opera del 1808 di Karl Friedrich Schinkel, un quadro panoramico circolare dalle enormi dimensioni, che l’architetto e pittore dipinse dalla terrazza di un edificio della Zisa. I tre artisti hanno vissuto, nel settembre 2020, una Palermo ferita e narcotizzata dalla pandemia da Covid: la città, sempre attiva e vivace, era molto più silenziosa e guardinga rispetto al suo solito ed hanno lavorato nello spazio Haus der Kunst, dando vita ad un dialogo molto serrato fra di loro. Ne è venuta fuori una visione di città interpretata non nella sua totalità ma forse esattamente nell’opposto, ne sono stati amplificati i frammenti. Questo ha permesso di scoprire e riscoprire temi, luoghi, dettagli, oggetti sotto gli occhi di tutti ma di cui non cogliamo la presenza».
Foto di Roberto Boccaccino
RACCONTARE PALERMO DA UN OSSERVATORIO PRIVILEGIATO: LA ZISA
Provenienti da diversi Paesi e da differenti ambiti delle arti visive, gli artisti sono stati scelti per la loro sensibilità nell’interagire con i luoghi, come presupposto per un’indagine visiva sulla città di Palermo che è partita proprio dai Cantieri Culturali alla Zisa, vasto complesso di archeologia industriale riconvertito in polo culturale al centro di uno dei quartieri simbolo della città. Lì hanno lavorato, “fotografando” la città e restituendo un’immagine personale e potente di Palermo, interpretandone con il proprio linguaggio artistico suggestioni e visioni, dallo stesso comune punto di osservazione: la Zisa. Per secoli parco oltre le mura cittadine con il suo Castello normanno e le ville della felice stagione del Liberty palermitano, oggi quartiere in cui coesistono realtà sociali, culturali, ma anche architettoniche diverse: la forte presenza multietnica le vivaci vie-mercato, gli edifici realizzati durante il boom edilizio degli anni ’60 e zone più degradate con un alto tasso di dispersione scolastica. Da questo contesto prende le mosse l’attività dei tre astisti, che ne analizzano le architetture, le secolari idiosincrasie strutturali, interpretando la città come un dispositivo ottico nel tentativo illusorio di poterne cogliere un’immagine univoca.
Le opere prodotte, con tecniche e media diversi, indagano le crepe e gli interstizi delle maglie che costruiscono la città, urtando contro di essi fino a infrangerne le giunture e facendone propri i frammenti.
Da sinistra Timothée Schelstraete, Carmelo Nicotra e Valerie Krause. Foto di Roberto Boccaccino
CARMELO NICOTRA
L'artista prende spunto dall’osservazione dei punti alti della città per lacerarne un segmento e presentarlo come struttura. Il risultato è una grande installazione ambientale di 14 metri per 1, che rappresenta un lembo di tetto a spiovente realizzato con una struttura in metallo coperta di tegole in terracotta, punto di osservazione ideale dal quale potere ammirare la città da una prospettiva estraniante.
VALERIE KRAUSE
L’artista tedesca riprende un elemento ricorrente nei quartieri storici della città, le condutture esterne per l’acqua, con le quali realizza la sua opera-installazione che si dispiega intersecandosi sia in altezza che in larghezza come un dedalo di strade e vicoli da cui è impossibile trovare una via d’uscita, costringendo l’occhio del fruitore a seguirne la trama e l’intreccio.
TIMOTHÉE SCHELSTRAETE
Il pittore francese coglie Palermo in frammenti di immagini distorte, interessato ai fragili lembi e agli aspetti minimi che la compongono. Le sue opere si caratterizzano per la loro transmedialità. L’artista parte dal dato oggettivo ripreso attraverso la macchina fotografica per imprimerlo attraverso un transfer analogico sul supporto della tela su cui interviene con la pittura. Nel passaggio dal medium fotografico a quello pittorico le immagini si trasfigurano, perdono la connotazione reale, cromatica e spaziale, e diventano altro.
Foto di Roberto Boccaccino
CULTURA, ARTE E INNOVAZIONE AI CANTIERI CULTURALI ALLA ZISA
Lo spazio che accoglie la mostra, l’Haus der Kunst, è una delle oltre 30 realtà attive ai Cantieri Culturali alla Zisa, un sistema culturale ad alta densità “creativa”, un luogo caratterizzato da una multiforme ibridazione fra le diverse arti e funzioni, sorto su un’ex area industriale di Palermo che ha avuto un ruolo centrale tra la fine dell’Ottocento e la prima metà del Novecento, quale sede delle Officine Ducrot.
Nel 2016 il Comune di Palermo ha affidato lo spazio dell’Haus der Kunst, al Verein (Ente/associazione) Düsseldorf Palermo e. V., che qui porta azioni per la promozione dell’arte contemporanea, fra mostre d’arte, residenze d’artista e di workshop, attivando collaborazioni con diverse istituzioni pubbliche e private tra le quali musei, fondazioni e istituzioni. Il Verein (Ente/associazione) Düsseldorf Palermo e. V. è stato fondato a Düsseldorf nel 2013 per favorire e promuovere lo scambio artistico e culturale tra le città di Düsseldorf e Palermo e le rispettive regioni di cui le città sono capoluogo, il Nord-Reno Vestfalia e la Sicilia e sostiene artisti emergenti e affermati, il ruolo dell’arte nella società e incoraggia il dibattito e lo scambio con il pubblico.
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