Siamo nella Cantina Tollo, in Abruzzo nella provincia di Chieti, terra vinicola fin dagli albori del tempo, in epoca pre romana. Successivamente Publio Ovidio Nasone celebra questi vini e lo stesso Annibale ne viene conquistato.
Vitigni autoctoni come il Montepulciano, Trebbiano, Pecorino, caratterizzano la produzione di Cantina Tollo, importante realtà cooperativa, che oggi conta settecento soci e 2700 ettari di vigneti tra le colline del litorale e le pendici dei monti. Terreni ideali con clima tipicamente mediterraneo e temperato e notevoli escursioni termiche, consentono una produzione di grande qualità.
Da sempre impegnata nella tutela dell’ambiente, Cantina Tollo ha creato la nuova linea biologica: cinque tipologie che raccontano il territorio abruzzese. Su ciascuna delle etichette è disegnato un piccolo animale a richiamare la salubrità del territorio. La libellula, ad esempio, vive dove i fiumi sono puliti. “Obiettivo della cantina - spiega il direttore marketing Andrea di Fabio - è di crescere e sviluppare una dimensione di gruppo vinicolo unendo a Tollo, altre due realtà, la tenuta Feudo Antico e il progetto AuraMadre. La prima concentra il suo lavoro sul vitigno Tullum, la più piccola denominazione italiana, producendo altissima qualità, la seconda seleziona in diverse regioni italiane vitigni autoctoni biologici per ampliare l’offerta a vini di tutta Italia.
In degustazione il Trebbiano d’Abruzzo dop biologico. Al naso una raffinata freschezza fruttata e minerale, al palato una piacevole e diretta sapidità per un vino gioioso.
E il Montepulciano d’Abruzzo dop Riserva. Dal profondo rosso rubino intenso con bei riflessi. Al naso decisa la frutta del bosco con note di amarena e spezie. Al palato è di piena e morbida struttura, bella lunghezza nel finale.
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