La domanda di vini spumanti cresce secondo le recenti ricerche di oltre il 4% all’anno e l’Europa detiene il maggior numero di bottiglie prodotte e consumate. Bollicine che non solo si stappano per festeggiare una ricorrenza, ma sempre più sono abbinamenti a tutto pasto per gustare al meglio sia i piatti gourmet che la cucina classica e anche familiare. L’Italia è al centro di questo fenomeno, con produzioni di altissima qualità è una valanga di premi conquistati in tutto il mondo sui principali palcoscenici enologici.
Intraprendiamo dunque un piccolo viaggio per scegliere cosa stappare durante le prossime festività. Partiamo dalla Franciacorta, uno dei territori maggiormente vocati per caratteristiche pedo-climatiche e talento di enologi, agronomi e viticultori. Un angolo di paradiso per i Winelovers, racchiuso tra Brescia e il lago d’Iseo con il monte Orfano a dare, ai vini, una spinta minerale
Tra le numerose cantine presenti in questo territorio, troviamo a Cazzago San Martino, con respiro sul lago, Vigna Dorata, dove la famiglia Rocco produce davvero molto bene con esperienza e passione. Franciacorta di grande equilibrio, spiccata eleganza e lunghezza dei sapori. Diverse le tipologie di bollicine prodotte, dal Brut Nature al Rosé. Da portare in tavola per Natale o per San Silvestro Franciacorta Satèn Millesimato. Le uve sono vendemmiate da un solo vigneto denominato “Cava”, presso la località Sala, successivamente ad una soffice spremitura viene utilizzato il solo mosto fiore. La sosta sui lieviti dura da un minimo di cinquanta, fino a sessanta mesi. Al naso è intenso e complesso, di grande eleganza olfattiva, sia nelle note fruttate che in quelle delicate e floreali. Al palato è suadente e vellutato con una bollicina fine e persistente.
Non lontano, è ancora nell’area del lago di Iseo, troviamo, a Corte Franca la cantina Bosio dei fratelli Cesare e Laura, recentemente ampliata e resa ancor più ospitale. Le uve respirano il lago e usufruiscono di un importante sbalzo termico che le rende di notevole freschezza e piacevolezza. Il Franciacorta Rosé Millesimato Docg rappresenta alla perfezione lo stile dei Bosio, identitario, elegante e raffinato. Pinot Nero 100% presenta un perlage fine e persistente e un bouquet tipico di frutti di bosco e agrumi. Il sorso è di grande soddisfazione, minerale, ricco e ottimamente declinato. Notevoli e di grande struttura anche le Riserve dedicate al fondatore Girolamo Bosio, tra le quali un Rosé, un dosaggio zero e un Pas Dosé con un minimo di sessanta mesi sui lieviti.
Uno dei Franciacorta più conosciuti in tutto il mondo è senz’altro quello di Ca’ del Bosco, creata dalla capacità enologica e imprenditoriale di Maurizio Zanella. Per brindare al meglio ci si può affidare alla “Cuvée Prestige Edizione 45” quarantacinquesima interpretazione del multivintage per eccellenza ed espressione dell’essenza dei diversi terroir della Franciacorta, di quei vigneti che Ca’ del Bosco ha saputo costruire negli anni. Un timbro originale e identitario caratterizza questo vino che si compone di oltre centotrenta vini provenienti da diverse annate della collezione di vini riserva, il 68% vendemmia 2020, il 29% vini riserva 2019 e il 3% vini riserva 2018. Il tutto offre sensazioni di altissimo livello emotivo, oltre che vinicolo.
Ci spostiamo a Coccaglio, ai piedi del Monte Orfano per scegliere a Castello Bonomi, unico chateau della Franciacorta con 24 ettari di splendidi vigneti, una etichetta dalla storia affascinante: il “Cru Perdu”. Il nome è dedicato al “vigneto perduto” e riportato la luce casualmente dell’enologo Luigi Berlini nel 1986, quando lo liberò dalla fitta vegetazione spontanea che ne celava l’esistenza. Il “Cru Perdu Grande Annata 2011” è composto dal 70% di chardonnay e dal 30% di Pinot Nero e nasce solo nelle migliori annate. Di grande struttura è un Franciacorta che lascia un segno profondo nel piacere del sorso. Note olfattive che aprono l’esperienza con fragranza e morbidezza e che ritroviamo al palato con pienezza e le note sapide e minerali in perfetto equilibrio. Come le altre cantine del gruppo “Casa Paladin”, Castello Bonomi adotta pratiche basate sul concetto di “Viticoltura ragionata” per il quale la vigna è concepita come ecosistema da preservare e garantire nella sua biodiversità territoriale.
Terminiamo il viaggio in Franciacorta nel rione Fratta a Monticelli Brusati dove sorge sin dalla metà dell’800 la cantina “Antica Fratta”. Oggi la cantina è di proprietà della famiglia Ziliani e rappresenta una vera boutique enologica. In particolare “Essence Noir Extra Brut Millesimato”. Pinot Nero in purezza vinificato in bianco, detto Blanc de Noirs, in grado di trasmettere al vino i suoi aromi complessi. Carattere, pienezza e persistenza. Profumi netti e rotondi è un sorso articolato e di grande soddisfazione.
L’Italia è ricca di ottime bollicine in moltissime regioni, per questo ne scegliamo due dalla Sicilia alle Alpi. Da oltre quarant’anni, la famiglia Colosi coltiva i suoi vigneti sul mare di Sicilia, tra l’isola di Salina, le coste del messinese e Marsala, in provincia di Trapani. Passione e sentimento sono le leve che muovono i Colosi verso la qualità di vini che respirano il mare, le cui uve crogiolano al sole e sentono i venti dell’isola. “Bolentino” è la bollicina di Cantine Colosi, da uve Grillo 100% coltivate a Marsala. Uno spumante brut di grande freschezza dal perlage fine e persistente. Al naso presenta un panorama floreale e note di pasticceria, al palato identità e gradevolezza con una nota elegante. Un vino che invita ad accompagnare non solo l’aperitivo, ma anche taglieri e cucina di mare.
Il nostro viaggio raggiunge il Trentino, dove la tradizione del metodo classico è seria e di grande livello. Nella Val di Cembra affondano le radici della famiglia Moser. Tradizioni contadine, duro lavoro, passione per la terra, connubio tra semplicità e modernità. I loro vini sono espressione di questi valori. Il 51,151 è il Metodo Classico prodotto, per la prima volta nel 1984. celebra il Record dell’Ora conseguito da Francesco Moser a Città del Messico, proprio in quell’anno. Una bollicina, per definizione, adatta a festeggiare. Le basi sono vinificate separatamente per ciascun vigneto e vengono affinate in acciaio e in piccola parte in legno. La provenienza da vigneti di diversi appezzamenti permette di unire le caratteristiche. Dalla sapidità delle colline di Trento, alla freschezza della Valle. Trenta mesi di affinamento sui lieviti, rendono il 51,151 Trentodoc cremoso ed equilibrato, aggiungendo complessità e carattere.