In apertura, la stazione ferroviaria di Bergamo

© Alex Persico

È un viaggio fotografico dal cielo quello realizzato da Alex Persico, che celebra i suoi 30 anni di carriera con il volume Insolite visioni. La passione per il volo. Bergamo dall’alto (Grafica & Arte, pp. 120 € 25), frutto di un lungo lavoro iniziato nel 2010 e scandito da assonanze e contrapposizioni.

 

Alto e basso, ieri e oggi, bianco e nero. Diverse angolazioni per proporre una città che mostra mille sfaccettature, più che mai desiderosa di rinascere lasciandosi alle spalle la dura sfida contro il Covid-19. E che infatti, ripresa con l’uso di droni, si mostra in tutta la sua autenticità, inneggiando alla vita dietro ogni tetto e ogni facciata. 

 

L’autore alterna edifici storici, immobili nel tempo, a quartieri dinamici in rapida trasformazione, protesi verso il futuro. Dalla periferia al centro città, dalla stazione ferroviaria ai borghi storici, il racconto per immagini è arricchito anche da una selezione di scatti tratti dal libro Bergamo dal cielo realizzati tra il 1981 e l’85 grazie alle vertiginose riprese aeree di Piero Orlandi, quando i droni non esistevano ancora.

 

«Volevo dedicare a Bergamo un ricordo che, in un certo senso, fosse immortale, come solo la fotografia sa essere. Ho scelto così di intraprendere un viaggio ad altitudini elevate in cui, grazie alla tecnologia, la città potesse mostrarsi con uno sguardo diverso. Ed è proprio dall’alto che si è saputa rivelare molto di più di quanto non faccia nella prospettiva orizzontale cui siamo solitamente abituati», spiega Persico. Le sue fotografie saranno al centro di una mostra in programma per la primavera 2021.

Articolo tratto da La Freccia