Le modelle Frankie Rayder e Mariacarla Boscono in spiaggia a Biarritz, in Francia, dove Gabrielle Chanel ha aperto la prima casa di moda nel 1915, fotografate da Karl Lagerfeld per la collezione prêt-à-porter Primavera-Estate 2003 © Chanel/Photo Karl Lagerfeld/Spring-Summer 2003
«Gli accessori, che scienza! La bellezza, che arma! La modestia, che eleganza!». In questa frase, Coco Chanel mostra l’importanza di tutto ciò che è moda intesa come atto estetico ma invita anche a guardare oltre le apparenze. Se si vogliono carpire tutti i segreti della inimitabile Gabrielle – questo il vero nome della stilista francese – e rivedere i pezzi che hanno rivoluzionato il fashion nel XX secolo, la casa editrice Assouline e il brand Chanel presentano una trilogia che celebra lo spirito senza tempo della maison. Il cofanetto fotografico Chanel 3. Memoire slipcase include tre tomi: Fashion, Jewelry and Watches e Fragrance and Beauty.
Un racconto di 240 pagine con 180 immagini rare che, a 50 anni dalla sua scomparsa, narra la vita di colei che liberò le donne da corsetti e stecche. Il primo volume porta la firma di Anne Berest autrice di libri come Sagan, Paris 1954 e Gabriële, scritto insieme alla sorella Claire, e ripercorre la storia di Coco che, rifiutando gli stili restrittivi della sua epoca, riuscì a introdurre una nuova silhouette sofisticata e naturale. Lo spirito di lusso moderno e il savoir-faire parigino, elaborato nel corso dei decenni grazie alle innovazioni di Karl Lagerfeld – direttore creativo del brand Chanel dal 1983 fino alla sua scomparsa nel 2019 – continua oggi, dopo 111 anni dall’apertura della prima boutique, con Virginie Viard. Si resta accecati dal secondo volume, Jewelry and Watches, a firma di Fabienne Reybaud, specialista in alta gioielleria.
La prima collezione di Mademoiselle Gabrielle è intitolata Bijoux of Diamants e risale del 1932. Da lì l’anima visionaria e all’avanguardia della stilista rivive fino ai giorni nostri, con creazioni uniche di altissimo livello, nello Chanel Jewelry Creation Studio. Stessa eccellenza anche per l’alta orologeria, con pezzi concepiti come oggetti di piacere e pronti a resistere alla prova del tempo.
Marion Cotillard, fotografata da Steven Meisel, diventa il nuovo volto di Chanel N° 5 (2020) © Chanel/Steven Meisel
Si giunge infine al rivoluzionario N° 5 del 1921, il profumo più famoso al mondo. L’eau de toilette tanta amata da Marilyn Monroe è protagonista dell’ultimo libro, scritto da Marion Vignal, che racconta anche la nascita della prima linea trucco, nel 1924, e il lancio dei prodotti per la cura della pelle, nel 1927. Coco Chanel è sempre stata in anticipo sui tempi e le sue fragranze, insieme alle linee beauty e trucco, rimangono fedeli a questa eredità, simboleggiando da sempre l’eccellenza nella creatività, nella ricerca e nella tecnica.
Semplici ed efficaci, ma senza mancare mai di eleganza, questi prodotti di bellezza sono vere espressioni della visione olistica della maison. Oltre alle chicche riportate dai tre curatori, sono le immagini a parlare. Le sfilate, i testimonial, le campagne pubblicitarie, i backstage e le stesse fotografie di Gabrielle tengono unita l’intera opera e restituiscono in maniera viva la passione di questa grande innovatrice del ’900.
Paolo Seganti fotografato da Jean-Paul Goude per la campagna pubblicitaria del profumo Égoïste Platinum (1994) © Chanel/Jean-Paul Goude
Articolo tratto da La Freccia
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