Dobbiamo ripartire da lì. Da quello che abbiamo strillato sulla copertina de La Freccia di ottobre. Una copertina disegnata con i colori della fantasia e il tratto di chi ha illustrato le poesie di Gianni Rodari, nato nell’ottobre di 100 anni fa.
Dobbiamo ripartire dal capitale Italia, un capitale immenso. Riscoprendo e valorizzando, da Roma alle più remote contrade di questo meraviglioso Paese, il patrimonio di arte, storia, cultura, natura e tradizioni, di cui siamo troppo spesso incuranti e distratti custodi.
Dobbiamo ripartire dall’energia e dall’entusiasmo dei bambini, e dal nostro capitale umano che negli ultimi anni non abbiamo forse dilapidato ma certo neppure valorizzato quanto avrebbe meritato e ci sarebbe convenuto, specie oggi, nel delicato frangente storico che stiamo vivendo. La valorizzazione passa da un’istruzione pubblica di qualità e premiante e una ricerca tecnica e scientifica all’altezza delle sfide planetarie che ci attendono. In questo, sapere che l’Italia è in prima fila nella messa a punto di un possibile vaccino contro il Covid deve riempirci di orgoglio. Ma non appagarci.
Dobbiamo ripartire dai territori e dalla cultura che esprimono. I primi sono da difendere dai dissesti idrogeologici e da dotare, con assoluto rispetto dei loro fragili equilibri ambientali e della sensibilità di chi li abita, di infrastrutture e servizi di mobilità efficienti, efficaci e sostenibili. E su questo il Gruppo FS Italiane è pronto a fare la sua parte, creando e condividendo valore sociale ed economico.
La seconda, la cultura dei territori, è fatta di diversità e peculiarità che riguardano un po’ tutto, dalla cucina al linguaggio. Pietanze che cambiano nome e qualche ingrediente da un paese all’altro. Riti, usanze, espressioni, costumi, arredi, memorie archeologiche e architettoniche, paesaggi che si differenziano da una valle o una collina all’altra, da un borgo all’altro. Una ricchezza fatta di minuscole ma essenziali diversità che nessuna globalizzazione potrà e dovrà mai omogenizzare e noi per primi dobbiamo conoscere per difendere. Alimentando quel turismo di prossimità che fa rima con una coscienza di sé di cui non dovremmo essere mai sazi.
Non a caso nel numero di ottobre della Freccia parliamo di Giro d’Italia, da oltre 100 anni un appuntamento che ci fa scoprire scorci e angoli meno noti di un’Italia che, lo abbiamo detto, di minore – come si è usi talvolta dire - non ha assolutamente niente. Quest’anno, ormai lo sapete, Trenitalia è Green Official Partner del Giro.
Parliamo della Festa del Cinema, della Quadriennale e della Street Art a Roma. Raccontiamo e mostriamo suggestivi sentieri autunnali, viaggi su treni storici, chiese scoperchiate, prelibatezze da gustare, foto da ammirare, a Roma, a Siena a Lodi. Diamo parola a uomini e donne della moda e dello spettacolo. Diamo spazio e voce al capitale Italia, chiamandovi a viaggiare con noi. E reiterando il nostro invito a non abbassare la guardia sul fronte Covid. Mentre scriviamo anche da noi, dopo Spagna, Francia, Gran Bretagna e altri Paesi, il numero dei contagi sta aumentando e si tornano ad adottare misure di contenimento alle quali speravamo di non dover ricorrere più.
Ecco, impegniamoci tutti e facciamo di tutto perché ottobre sia come ce lo siamo immaginato nelle pagine della Freccia. Un ottobre da godere, liberi di viaggiare, vedere, conoscere.
Articolo tratto da La Freccia