20 marzo 2012: l’Onu istituisce la Giornata mondiale della felicità, riconoscendo la sua ricerca come scopo fondamentale dell’umanità. Secondo le Nazioni Unite anche governi e istituzioni dovrebbero tenerne conto nella definizione delle politiche pubbliche.
Oggi, in un periodo difficile che vede il mondo fronteggiare l’emergenza del Coronavirus, la felicità sembra perdere significato e sparire dietro sofferenze e paure. Tuttavia, anche nel regime di isolamento che esclude le relazioni sociali, è possibile trovare piccole cose in grado di far star bene e sorridere. Come quelle contenute nella lista che segue:
1. Trovare la carta igienica e il pancarré al supermercato
2. La connessione internet che cade durante una videocall di smartworking che durava da ore
3. Poter cantare a squarciagola durante i flashmob sonori senza dover essere intonato perché tanto sei coperto dal vicino che suona pentole e padelle
4. Il senso di colpa per aver saltato spinning che sparisce d’incanto perché tanto la palestra è chiusa comunque, a prescindere dalla tua pigrizia
5. Raggiungere i livelli di Carlo Cracco in cucina quando, prima dell’isolamento, eri in grado al massimo di non bruciare i Sofficini
6. La cancellazione delle riunioni di condominio
7. Inviare nella chat della scuola la foto dell’arcobaleno dipinto a olio da tuo figlio mentre tutti gli altri genitori mandano semicirconferenze colorate, storte e sbavate
8. La riduzione delle lavatrici e della stiratura. Bucati solo con pigiami e tute, al massimo qualche jeans per l’uscita in farmacia
9. Finire il libro ricevuto in regalo per il Natale del 2016 e iniziato nell’estate del 2018
10. Evitare persone sgradite, mentre si porta il cane fuori, allungando semplicemente la mascherina in maniera da coprire tre quarti della faccia
11. Visualizzare su Whatsapp la doppia spunta verde del tipo che ti piace pur sapendo che, dopo la quarantena, ti bloccherà
12. Ricevere la mail che ti comunica il rimborso integrale del viaggio, prenotato mesi fa, per cui avevi rotto il tuo porcellino
13. Ritrovare oggetti dispersi da lustri dopo aver fatto le pulizie di fondo che rimandavi dal rogito della casa
14. Scoprire, dopo l’ennesimo decreto restrittivo, che l’enoteca di fronte casa fa consegne a domicilio di alcolici e superalcolici
15. Sottrarsi al pranzo domenicale a casa della suocera (nel caso abiti con voi, la classifica si ferma a 14)
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