In apertura, Stella Jean, Primavera-Estate 2021

Che la moda sia sempre stata una fucina d’innovazione è cosa nota. Con le antenne all’insù è uno degli ambiti culturali capace di catturare meglio ciò che ci circonda. E spesso si fa portatrice, con leggerezza, di temi d’importanza sociale come la sostenibilità e l’inclusività. E infatti, più di altri settori, ha saputo vincere la sfida del digitale. A confermarlo è la fashion week dedicata alle collezioni donna che torna a Milano dal 23 febbraio al 1° marzo.

 

Dopo l’edizione di settembre, che con il connubio di sfilate live e condivisione social ha raggiunto i 45 milioni di visualizzazioni sul sito della Camera nazionale della moda italiana, quella dedicata alla Fall-Winter ha tutte le carte in regola per superare il risultato precedente.

 

La pandemia ha incentivato l’uso del web e dell’e-commerce e non si torna più indietro. Certo le sfilate sono sempre a porte chiuse o con pochissimi ospiti per le maison più importanti – a settembre a Milano sono state allestite 23 passerelle superando New York, Londra e Parigi – ma aumentano gli eventi digitali.

 

Si sta lavorando sulle presentazioni dei brand, per poter entrare in esclusiva negli showroom e restituire poi agli spettatori da device tutta l’emozione che potrebbe esserci dal vivo. In più, la piattaforma verrà divisa per temi: la sostenibilità, principio fondamentale per ogni casa di moda, l’inclusione, capitanata da Stella Jean – stilista italo-haitiana – e l’artigianato, perché anche se manca il touch and feel di una kermesse fisica la richiesta di alta sartoria rimane forte. E, infine, spazio ai nuovi talenti, ai giovani e ai cosiddetti nativi digitali, promotori di linguaggi e stili innovativi. Un orientamento al futuro che punta su una community della condivisione fondata sui cardini del made in Italy.  

Articolo tratto da La Freccia