In cover, il Frecciarossa 1000 con la livrea dedicata al Padiglione Italia per Expo 2020 Dubai © Archivio FS Italiane - Alfredo Falcone/LaPresse

La copertina di questo numero era pronta più di un anno fa. Ritrae l’agente segreto più famoso al mondo vicino a un Frecciarossa. Alcune scene dell’ultimo film di 007, la cui prima mondiale era in programma ad aprile 2020, sono state girate nella stazione di Sapri e a bordo proprio di un Frecciarossa. James Bond e il brand di punta di Ferrovie dello Stato Italiane assieme, dopo oltre un anno di attesa, sono arrivati nelle sale dei principali circuiti internazionali. La nostra cover torna attuale. E così, in ritardo anch’essa di oltre 12 mesi, il 1° ottobre inizierà l’Esposizione universale a Dubai, l’Expo 2020. Duemilaventi, come gli Europei e le Olimpiadi. Tutto traslato di 12 mesi.

 

Ricominciamo da lì: pronunciando e scrivendo l’annus horribilis. Esorcizziamolo senza cancellarlo e senza dimenticarlo. Ma ripartiamo. Con il meglio di un Paese che sta viaggiando a ritmi di crescita straordinari, intorno al +6% di Pil. E sta riconquistando stima e credibilità a livello internazionale, anche sul versante della lotta al Covid-19. Che vanta eccellenze in svariati campi, troppo spesso sconosciute dai nostri stessi connazionali e che questa rivista, ogni mese, cerca di scovare e di farvi conoscere.

 

Certo, i mesi di pandemia hanno lasciato ferite nel corpo sociale. E insieme alle luci restano ancora tante ombre. Ma abbiamo gli strumenti per dissiparle e, soprattutto, non possiamo perdere l’occasione storica offerta dalle sovvenzioni e dai prestiti agevolati deliberati dall’Unione europea per finanziare il nostro Piano nazionale di ripresa e resilienza. Un piano che poggia, per quanto riguarda il mondo della mobilità, sullo sviluppo del sistema ferroviario e sulla sua efficace integrazione con porti, aeroporti e strade.

Sintetizzando alcuni leitmotiv degli ultimi editoriali, occorre concretezza e professionalità per sfruttare queste opportunità, occorre vigilanza e cautela sanitaria per evitare false partenze e occorre, soprattutto, una reale unità d’intenti capace di superare faziosità ed estremizzazioni. Un’armonia che nel Paese delle fratricide guerre tra guelfi e ghibellini può parere un’utopia, ma se anche fosse resta ugualmente da perseguire. Muovendo da un sano orgoglio nazionale temperato dalla ineludibile convinzione che non ci si salva da soli, che l’appartenenza all’Unione europea ci rende più solidi, sebbene ancora piccoli e sempre progressivamente più periferici rispetto alle grandi potenze, alle alleanze e ai mercati internazionali.

 

E torniamo alla vetrina mondiale offerta dall’Expo di Dubai, al Padiglione Italia, alla presenza di Ferrovie dello Stato Italiane, alla possibilità di farsi conoscere e confrontarsi. La Freccia accompagna virtualmente i suoi lettori nel nostro Padiglione, traendo spunto dalle immagini girate da Gabriele Salvatores nei mesi scorsi, alla scoperta del bello e del meglio del nostro Paese e delle Regioni presenti a Dubai.

 

Troverete i paesaggi più evocativi e i luoghi più suggestivi da conoscere e visitare insieme alle eccellenze artigiane, agroalimentari, meccaniche, imprenditoriali, dal design all’alta tecnologia, tra tradizione e innovazione. Tutti gli articoli sono introdotti da una testatina ad hoc, un filo verde che si dipana all’interno del magazine.

 

Ferrovie dello Stato Italiane, Gold Sponsor del Padiglione Italia, racconta a Dubai la sua nuova visione di una mobilità sostenibile e integrata a supporto dell’economia e del turismo. E, fino al 31 marzo 2022, fa viaggiare sui binari italiani un Frecciarossa 1000 con una livrea che richiama simbolo e colori del Padiglione Italia. A bordo non ci sarà James Bond, ma un’Italia capace di rialzarsi e cominciare a correre, ad alta velocità.

Articolo tratto da La Freccia