Il 21 marzo abbiamo celebrato la Giornata Mondiale della Poesia che, per un’idea romantica delle casualità, avremmo voluto coincidesse con l’inizio effettivo della primavera, eppure ormai già da diverso tempo l’equinozio, il momento in cui i raggi solari sono perpendicolari all’asse di rotazione sulla Terra, cade in una data diversa. Quest’anno il fenomeno astrologico ha coinciso con il 20 marzo. L’ultima volta in cui è stato il 21 correva l’anno 2007, mentre per la prossima occasione bisognerà aspettare addirittura il 2102.

Forse per allora non saranno rimaste che le poesie, capaci di viaggiare nel tempo senza perdere mai il proprio valore. E in grado soprattutto di far viaggiare, con le parole e con i suoni, tanto i poeti, il cui animo sensibile consente loro di prendere forma, quanto i lettori e gli uditori, che si appropriano di esse, le assimilano, le interpretano, le fanno vivere e perpetuare. 

Le poesie sono come i viaggi e come i viaggi ci aiutano a cambiare, a crescere, a non restare fossilizzati in un’idea di noi stessi e degli altri preconfezionata, ci accompagnano verso la scoperta di mondi lontani e interiori, ci guidano verso il nostro bisogno di trasformazione. Per questo nasce Viaggi di-versi, il nuovo podcast di FSNews, un percorso in pillole nella poesia di viaggio, tra versi di ieri e di oggi, tra la voce di attori e quella degli autori, per abbandonarsi all’ascolto e lasciarsi trasportare e sorprendere dalla potenza della poesia.

 

EPISODIO 1

Rolando Capasso, allievo della scuola professionale di recitazione Teatro Azione, interpreta l’incipit di Le voyage, poesia conclusiva di Les Fleurs du mal di Charles Baudelaire pubblicata postuma.

 

EPISODIO 2

Il poeta Gabriele Tinti legge la poesia Non dire altro (Orfeo ed Euridice), tratta da Sanguinamenti-Incipit Tragoedia. La raccolta di epigrammi, composta dall'autore nella primavera del 2020, trae ispirazione dalle collezioni epigrafiche del Museo Nazionale Romano, dei Musei Capitolini e del Museo Archeologico Nazionale di Napoli, oltre che dalle più recenti iscrizioni funerarie. Uno strumento per trasformare in poesia la paura della morte e del dolore.

 

EPISODIO 3

Romina Presicci, allieva della scuola professionale di recitazione Teatro Azione, legge la poesia In viaggio per gli Stati partiamo di Walt Whitman, il poeta del Corpo e dell’Anima, come lui stesso si era definito nella celebre raccolta Foglie d’erba.

     

    EPISODIO 4

    Marco Fabrizi, allievo della scuola professionale di recitazione Teatro Azione, legge la poesia Se io, ancor che nessuno di Fernando Pessoa, il maestro portoghese del Libro dell’Inquietudine, considerato dal critico letterario Harold Bloom, insieme a Pablo Neruda, il poeta più rappresentativo del XX secolo.