Oggi è il compleanno di Beethoven, 250 anni ma leggeri come le dita che corrono sulla tastiera di un pianoforte.
Lo ricorda il piccolo Schroeder nelle divertenti strisce dei Peanuts. Ogni 16 dicembre, il giovane pianista amico di Snoopy, chiama tutti a raccolta per festeggiare il compleanno di Ludwig van Beethoven, il suo compositore, pianista e direttore d’orchestra preferito.
Per molti bambini, adolescenti e adulti la musica è uno strumento magico. Una via per comunicare quello che altrimenti non si riuscirebbe ad esprimere con le parole. La musica come la storia e l’archeologia può aprire nuovi mondi. Prospettive che altrimenti rimarrebbero chiuse, isolate.
Forse è proprio quello che ha fatto Beethoven durante il suo cammino, culminato nella sinfonia n.9, nota all’Europa e al mondo come Inno alla gioia.
La sonata a Kreutzer
Il treno è una delle metafore più amate dai musicisti. Il legame treno, musica, letteratura è molto forte nell’Ottocento. Beethoven, le sue note, una sua celebre Sonata, ne diventano ex post protagonisti, grazie alla Sonata a Kreutzer, (Крейцерова соната), uno dei romanzi brevi di Lev Tolstoj, pubblicato nel 1889. Un uomo prigioniero della propria insanità mentale, uccide la moglie perché terribilmente geloso. E lo racconta, dopo aver scontato una parte della pena, a uno sconosciuto in un lungo viaggio in treno. Una storia, fatta di misoginia, amore e odio, proprietà e dipendenza che lo scrittore russo chiamerà come la celebre sonata che Beethoven compose tra il 1802 e il 1803 e dedicò al musicista francese Rodolphe Kreutzer. Protagonisti violino e pianoforte che dapprima si amano e in un crescendo si fronteggiano fino a lottare senza tregua. Sembra la stessa lotta coraggiosa che Beethoven affrontò contro la sua sordità.
Il treno e la musica, un viaggio nel tempo
Il treno che per alcuni musicisti è solo un mezzo per raggiungere un luogo fisico, per altri si fa metafora e inizia a stringere un forte legame con la musica. Basti pensare a Johann Strauss in Vergnügungszug, Il treno del divertimento. Una sinfonia composta nel 1864 per celebrare l’inaugurazione della nuova rete ferroviaria nell’Austria meridionale. Fino ad arrivare alla celebre Take The A Train di Billy Strayhorn che divenne la sigla della band di Duke Ellington nel 1962. I più la ricordano come la sigla di Anicaflash per la rubrica Andiamo al Cinema. C’è poi A Mystery train, di Elvis Presley del 1955 e la più recente The last train di Pat Metheny del 1987.
Vivalto, Jazz, Rock e Pop, treni regionali a ritmo di musica
Anche la tradizione musicale in FS è molto forte. Vivalto, Jazz, fino ad arrivare ai più tecnologici Rock e Pop. Sono i treni regionali che a tempo di musica accompagnano, ogni giorno, milioni di pendolari e studenti su e giù per l’Italia. Green, accessibili, con un’attenzione rinnovata per chi li usa ogni giorno, i convogli regionali di Trenitalia rappresentano una delle scelte vincenti del Gruppo FS. Puntare a un futuro sostenibile del trasporto ferroviario è l’obiettivo.
Insomma oggi 16 dicembre 2020 è il primo giorno del nuovo lookdown della Germania di Angela Merkel per contrastare la pandemia da Covid-19. Ma le generazioni future ricorderanno questa giornata per il compleanno di Ludwig van Beethoven. Un uomo che ha sfidato la vita con la musica.
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