«Abbiamo lavorato duramente e non aveva senso annullare il festival, così abbiamo deciso di farlo online». Con queste parole Leena Pasanen, direttrice del Biografilm Festival di Bologna, ha presentato l’edizione 2020 della kermesse cinematografica che, fino al 15 giugno, mette in streaming i migliori biopic. Basta andare su MYmovies.it a orari prestabiliti e registrarsi. Le proiezioni gratuite hanno un numero limitato di posti e l’opzione di attivare sottotitoli in italiano.


Su cosa avete puntato quest’anno?

L’evento è fortemente europeo, ma le pellicole ci portano in tutto il mondo, mostrando incredibili storie di vita e nuovi aspetti delle nostre società. Uno dei temi portanti è il potere e il suo utilizzo improprio. Con un interesse speciale nei confronti della quotidianità e dei sogni delle persone che vivono nella Cina contemporanea, per scrutare in profondità e sotto un inedito punto di vista i sentimenti verso questo Paese.

Molti lungometraggi affrontano anche sfide sensibili e personali, soprattutto dei giovani, attraverso le immagini dei corpi e della loro identità sessuale e culturale. È una kermesse che celebra l’esistenza in tutte le sue forme.

 

Di quali pellicole è particolarmente orgogliosa?

Dei documentari italiani prodotti quest’anno. Faith di Valentina Pedicini e Because

of My Body di Francesco Cannavà fanno parte della competizione internazionale. Poi i nuovi lavori del trio di celebri maestri: il mio connazionale Mika Kaurismäki, dalla Finlandia, il danese Jorgen Leth, figura di spicco del cinema sperimentale, e il famoso regista cambogiano Rithy Panh. C’è poi Sing me a Song, biopic del francese Thomas Balmès su un giovane monaco buddista del Bhutan a cui internet cambia la vita. The

Earth is Blue as an Orange dell’ucraina Iryna Tsilyk, invece, ha vinto l’ultimo Sundance Film Festival e parla di una madre single e dei suoi figli in un Paese sotto assedio. Non manca un’analisi psicologica del comportamento e delle performance di Donald Trump con #Unfit, di Dan Partland, e il dietro le quinte del World Economic Forum con il lavoro di Marcus Vetter, The Forum.

 

EMANUELA CÉDDIA, DIRETTORE RELAZIONI ISTITUZIONALI DI BIOGRAFILM, AI MICROFONI DI FSNEWS RADIO