Photo Ferrara Buskers Festival 2019 ©Benedetta Biscaro
«È una grandissima festa, senza distinzioni di etnie o di generi musicali. Non ci sono divisioni né distanze. Sono davvero felice di aver suonato qui». Se a dirlo è stato un grande maestro della musica come Lucio Dalla c'è da fidarsi. Quello del Ferrara Buskers Festival è davvero un evento da non perdere.
La rassegna internazionale del musicista di strada, nata nel 1987 da un’idea di Stefano Bottoni, ancora oggi direttore artistico della manifestazione, non si ferma neanche per il Covid-19. Come ogni anno, gruppi italiani e internazionali si alternano in performance dal vivo ma per il 2020 il programma dal 26 al 30 agosto tiene conto di alcune limitazioni per la sicurezza di artisti e spettatori.
Solo prenotandosi online si può vivere la musica delle 15 migliori band di busker europee in cinque luoghi storici di Ferrara: i giardini di Palazzo dei Diamanti e Palazzo Roverella, i cortili di Palazzo Crema e Castello Estense e il chiostro di San Paolo. Come da tradizione, i protagonisti delle esibizioni (ogni sera dalle 20 a mezzanotte) non ricevono compensi, a eccezione delle offerte che il pubblico vorrà lasciare nel loro cappello.
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