Bisogna ricordarsi di celebrare le ricorrenze. E il Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane se lo ricorda sempre. Per questo è Official Sponsor della sedicesima Festa del Cinema di Roma. Una partnership che conferma l’impegno di FSI a favore del mondo della cultura come motore per la ripartenza del Paese. Per l’edizione 2021 sarà assegnato il Premio del Pubblico FS per il miglior film della Selezione Ufficiale votato dagli spettatori. Ma la partnership fra il Gruppo e la Fondazione Cinema per Roma prevede anche agevolazioni per i soci CartaFRECCIA e gli abbonati regionali di Lazio, Campania e Toscana con una riduzione del 20% sul prezzo del biglietto intero d’ingresso, acquistato online o presso le biglietterie della kermesse, per assistere alle proiezioni in sala.

 

La Festa del Cinema di Roma, dal 14 al 24 ottobre, è quindi un evento imprescindibile con l'obiettivo di onorare la settima arte in presenza. «Se riuscissimo a farlo al 100%, e non all’80 come lo scorso anno, sarebbe una gran cosa», afferma il direttore artistico della manifestazione, Antonio Monda. «Anche perché il format e l’architettura della kermesse restano invariati: una selezione ufficiale di 35 titoli, la sezione Riflessi con circa 20 film, la retrospettiva sull’opera del cineasta Arthur Penn curata da Mario Sesti, gli incontri ravvicinati con le grandi star, la sezione Alice nella città, indipendente e parallela, che prevede tre co-produzioni. Senza dimenticare gli omaggi, i confronti tra personalità legate al mondo della cultura e gli adattamenti che raccontano le pellicole nate dai romanzi».

Antonio Monda, direttore della Festa del Cinema di Roma

I templi dove votarsi al grande schermo sono, come sempre, l’Auditorium Parco della Musica (con tanto di red carpet e sale di proiezione), ma anche il MAXXI - Museo nazionale delle arti del XXI secolo, la Casa del cinema, il circuito delle Librerie indipendenti, l'Auditorium del carcere di Rebibbia e le sale cinematografiche cittadine. Insomma, non si sfugge dall’onnipresente occhio della cinepresa.

 

Quest’anno, poi, ci saranno parecchi dei dell’olimpo di celluloide, come sottolinea lo stesso Monda: «Abbiamo lungometraggi legati al mondo dello sport e della musica, un omaggio a Monica Vitti presentato da Paola Cortellesi, la scrittrice cult Zadie Smith che viene a parlare di cinema e due premi alla carriera da consegnare, a Quentin Tarantino il 19 ottobre e a Tim Burton il 23. Entrambi racconteranno al pubblico il loro amore per le pellicole italiane».

 

Il creatore della saga Kill Bill e di blockbuster come Pulp fiction e Django unchained ha subito dichiarato: «C’è stato un momento della vita in cui guardavo tutti i film italiani, poi ho dedicato gli anni migliori della mia carriera a realizzare la mia versione di queste pellicole. Quindi, ricevere questo riconoscimento è fantastico».

Photo ® Reporters Associati & ArchiviMondadori Portfolio

Anche Burton, celebre per lo stile gotico di super movie come BatmanEdward mani di forbice e La sposa cadavere non si è risparmiato: «Registi come Federico Fellini, Mario Bava e Dario Argento sono stati importanti fonti di ispirazione nella mia vita. È davvero speciale, per me, ricevere questo premio. E ritirarlo a Roma, una città che amo e che ti fa sentire protagonista del tuo stesso film, è molto emozionante».

 

L’icona dell'immagine ufficiale della Festa di Roma, quest’anno, è la meravigliosa Uma Thurman, una divinità del cinema, ma soprattutto «una donna forte, sensibile, intelligente, indipendente. Una presenza imprescindibile come la bellezza e la libertà», aggiunge il direttore artistico. E per quanto riguarda la sua idea circa i titoli nostrani presenti all’evento capitolino precisa: «Cerco sempre di selezionare anziché allargare, sarebbe un errore colossale prendere un film solo perché italiano. Le pellicole si scelgono se sono belle».

 

Per quel che riguarda l’opera che ha l’onore e l’onere di aprire questa edizione della Festa (e della Selezione Ufficiale), si è orientato verso il biopic The eyes of Tammy Faye. «Una vicenda avvenuta realmente in America, che rivela una verità valida in ogni parte del mondo: dietro ogni moralista si celano sempre personalità e circostanze complesse. Diretto in modo brillante da Michael Showalter, è interpretato meravigliosamente da tutti gli attori, sui quali svetta una straordinaria e indimenticabile Jessica Chastain».

Al centro della storia la straordinaria ascesa, caduta e redenzione della telepredicatrice Tammy Faye Bakker che, fra gli anni ‘70 e ‘80, insieme al marito Jim, fondò il più importante network televisivo religioso statunitense, realizzando un grande parco divertimenti. Raggiunse il successo grazie a messaggi di amore, benevolenza e prosperità ed entrò nel mito per le sue ciglia, il modo di cantare e l’entusiasmo nell’accogliere persone di ogni estrazione sociale. Nel corso degli anni, però, irregolarità finanziarie, rivalità e scandali ne rovesciarono l’impero multimilionario.

 

Oltre a questo lungometraggio che, pare, sia già in odore di Oscar, ci sono anche altri titoli degni di nota come L'Arminuta di Giuseppe Bonito con Vanessa "Imma Tataranni" Scalera, C'mon C'mon di Mike Mills con Joaquin Phoenix, il musical Cyrano di Joe Wright con Peter Dinklage, il doc Frank Miller - American Genius sul fumettista da record e Les jeunes amants con Fanny Ardant.

 

Tantissimi anche gli eventi speciali da non perdere come le anteprime dei serial A casa tutti bene di Gabriele MuccinoVita da Carlo di Carlo VerdoneJFK: Destiny Betrayed di Oliver Stone e Strappare lungo i bordi di Zerocalcare. E i documentari Benny Benassi - EquilibrioCaterina Caselli - Una vita, cento vite di Renato De MariaMarina Cicogna. La produttrice di Andrea Bettinetti e Scalfari. A sentimental journey di Michele Mally. Tra i titoli italiani ci sono: I Fratelli De Filippo di Sergio RubiniE noi come stronzi rimanemmo a guardare di Pierfrancesco Diliberto.

Photo © Anna Camerlingo

Interessanti anche le storie da tutto il mondo, i ritratti inconsueti, i sorprendenti esordi cinematografici. E gli approfondimenti sul mondo del cinema della sezione Riflessi. Come Inedita | Susanna Tamaro: unplugged, sulla scrittrice del libro cult Va dove ti porta il cuoreMuhammad Ali, sul pugile icona del '900 e la docuserie Stories of a generation con Papa Francesco, inedito narratore della terza età. Tra gli Omaggi formato doc spiccano Ciao, libertini! Gli Anni Ottanta secondo Pier Vittorio Tondelli, di cui ricorre il trentesimo anniversario dalla morte, Essere Giorgio Strehler di Simona Risi in occasione dei cento anni dalla nascita di uno dei più rappresentativi registi europei. E Luigi Proietti detto Gigi, di Edoardo Leo, sul grande attore romano scomparso un anno fa.

 

Saranno tre le pellicole presentate in coproduzione con il segmento Alice nella CittàBelfast di Kenneth Branagh, ambientato negli anni '60 nell'Irlanda del Nord, Dear Evan Hansen di Stephen Chbosky con Ben Platt, su un ragazzino che soffre di ansia sociale. E il nuovo cinecomic Marvel Studios, Eternals di Chloé Zhao, che chiude il programma della Festa del Cinema di Roma.

Il terzo film della Fase Quattro dell’Universo Cinematografico Marvel – diretto da Chloé Zhao, regista premio Oscar® per Nomadland – porta sul grande schermo un’epica storia che abbraccia migliaia di anni e vede protagonisti un nuovo team di supereroi immortali, costretti a uscire dall’ombra per unirsi contro i più antichi nemici dell’umanità: i Devianti. Il cast stellare include Gemma Chan, Richard Madden, Kumail Nanjiani, Lia McHugh, Brian Tyree Henry, Lauren Ridloff, Barry Keoghan, Don Lee, Kit Harington, Salma Hayek e Angelina Jolie.

 

Tutto è pronto per partire, dunque, ma quale futuro si prevede per la manifestazione? «Sono in scadenza di mandato», confessa Monda, «ma credo di poter dire che abbiamo dato un’identità all’evento: è un festival dove si valorizzano i film senza metterli in competizione. Il mio obiettivo non è una Venezia di serie B, ma una Roma

di serie A».