Valorizzare la creatività artistica e l’utilità culturale, sociale ed economica dello spettacolo dal vivo e di tutte le arti performative. Sono alcuni tra gli obiettivi del manifesto del Patto per le Arti Performative (P.A.P) presentato al MiBACT il 7 gennaio 2021 (quando il MIC, Ministero della Cultura, riportava la vecchia denominazione). Una missione che torna attuale il 27 marzo, la Giornata mondiale del teatro.

 

Per l’occasione abbiamo raggiunto Felice Della Corte, presidente dell’Unione Teatri di Roma e tra i portavoce del Patto, per farci raccontare progetti e obiettivi del P.A.P. e le prospettive per il futuro di chi vive e lavora con e per le arti performative.

 

Felice Della Corte ©Marco Picistrelli

Felice Della Corte ©Marco Picistrelli

Il Patto ha raccolto le esperienze e le necessità di più realtà performative dal vivo così da proporsi come unico interlocutore con le istituzioni e presentare soluzioni dal punto di vista dei professionisti del settore. Le organizzazioni appartenenti a tutti i settori dello Spettacolo dal Vivo che hanno sottoscritto il Patto sono dieci: ANAP (Associazione Nazionale Arti Performative), APS (Libera Associazione Lavoratori Spettacolo); CeNDIC (Centro Nazionale di Drammaturgia Italiana Contemporanea); Fed.It.Art. (Federazione Italiana Artisti); Forum Nazionale per lEducazione Musicale; Indies (La Casa della Musica Indipendente); Movimento Spettacolo dal VivoSIEDAS (Società Italiana Esperti di Diritto delle Arti e dello Spettacolo);  StaGe! (Stati Generali Musica Indipendente ed Emergente); UTR (Unione Teatri di Roma).