Gioiello artistico e storico umbro, Spoleto apre per la 64esima volta il sipario sul Festival dei Due Mondi. Un evento magico, sempre atteso, in cui la finzione prevale, si fa concreta, così che pubblico, cittadini e artisti possano sognare, distrarsi e riflettere. Dal 25 giugno all’11 luglio, sono previsti 60 spettacoli, tutti alla prima rappresentazione italiana, con più di 500 artisti provenienti da 13 Paesi. Per chi arriva in treno ed è titolare CartaFRECCIA o possessore di un abbonamento mensile della Regione Umbria è prevista la riduzione del 20% sul biglietto di ingresso agli spettacoli.

 

La manifestazione, curata per la prima volta dalla direttrice artistica Monique Veaute, si dispiega tra musica, opera, danza e teatro attraverso la creatività delle migliori compagnie internazionali. Venerdì 25 giugno inaugurazione di livello con il concerto in piazza Duomo, eseguito dalla Budapest festival orchestra, diretta da Iván Fischer, che si esibisce con melodie danzanti e musica francese di inizio ‘900, tra cui la Shéhérazade di Maurice Ravel. 

Ballerini durante uno spettacolo de Festival dei Due Mondi di Spoleto

Folia di Mourad Merzouki © Gilles Aguilar

 

L’omonimo titolo, nella versione della suite sinfonica di Nikolaj Rimskij-Korsakov, viene eseguito da un altro numero uno, Antonio Pappano, direttore dell’Accademia nazionale di Santa Cecilia, nello spettacolo finale dell’11 luglio. Serata in cui piazza del Duomo si apre a un programma con suoni e musiche da mille e una notte, che prevede l’esecuzione della Sinfonia tratta da L’Italiana in Algeri di Gioacchino Rossini e 1001 Nights in the Harem del compositore turco Fazıl Say.

 

Si trovano così a confronto proprio quei due mondi, Oriente e Occidente, che il festival di arti performative più antico d’Italia vuole rappresentare già dal nome. Nato nel 1958, deve la longevità e il successo anche ai luoghi che lo ospitano: palcoscenici diffusi tra vicoli, strade e piazze adornate da edifici e testimonianze storiche, dove le performance sono in continuo dialogo con il territorio che le accoglie.

 

Spoleto offre 15 meraviglie che il Festival si impegna a proteggere e migliorare, come per esempio l’Auditorium della Stella, nell’ex chiesa dei Santi Stefano e Tommaso, ora dotato di gradinate e di un nuovo palco per spettacoli dal vivo. E poi le chiese di Sant’Agata, Santa Eufemia e San Simone, il Complesso monumentale di San Nicolò, il palazzo Collicola e la Rocca Albornoziana, il Teatro romano e il Teatrino delle 6 - Luca Ronconi.

 

In ognuno di questi salotti al chiuso e all’aperto le esibizioni sono distribuite su tutta la giornata, con la possibilità di goderle appieno tra pochi rispettando le regole per contrastare il Covid-19.

 

È difficile scegliere tra i tanti spettacoli di un cartellone ricco e aperto a tutti i gusti. Ma particolare attenzione merita il coreografo e regista Alan Lucien Øyen, che arriva dalla Norvegia per presentare The American Moth, dal 2 al 4 luglio al Teatro Nuovo Gian Carlo Menotti.

 

Una performance di narrazione, danza e teatro che coniuga differenti discipline artistiche, compresa quella cinematografica, con la partecipazione dell’attrice Liv Ullmann. 

Antonio Pappano e l'Orchestra di Santa Cecilia

Antonio Pappano e l'Orchestra di Santa Cecilia © Musacchio

Ad altro genere sicuramente appartiene la coppia indie siciliana Colapesce e Dimartino, già doppio Disco di Platino con Musica leggerissima, il gradevole e orecchiabile tormentone in concorso all’ultimo Festival di Sanremo, che il 9 luglio si esibisce in piazza Duomo.

 

Gli appuntamenti si susseguono in diverse combinazioni di generi e forme, si arricchiscono di eventi collaterali, approfondimenti e dibattiti. Infine, alla proposta dal vivo si affianca anche il Digital Stage, un palco digitale con una serie di eventi e contenuti culturali visibili anche al pubblico che non si trova fisicamente a Spoleto.

 

E per chi vuole dare un’occhiata fuori città, c’è un’iniziativa riservata agli appassionati di cicloturismo: la SpoletoNorcia Trail Experience che, dall’8 al 10 luglio, ripercorre il tratto della vecchia ferrovia lungo un tracciato ciclistico, frequentato nel tempo da pastori, pellegrini ed eremiti, tra abbazie immerse nel verde e altopiani costellati da antichi borghi.  

Trenitalia vettore ufficiale del Festival dei Due Mondi

Ai soci CartaFRECCIA e ai titolari di un abbonamento regionale mensile o annuale Umbria uno sconto del 20% sul biglietto d’ingresso per gli spettacoli