In apertura il Teatro Greco di Siracusa durante le prove dello spettacolo Baccanti ©Franca Centaro

Il debutto il 3 luglio di Coefore Eumenidi di Eschilo e il 4 di Baccanti di Euripide segna la ripartenza delle rappresentazioni classiche al Teatro Greco di Siracusa, pronto ad accogliere la 56° stagione, promossa dalla Fondazione Inda. Lo scorso anno l’emergenza sanitaria aveva costretto la Fondazione a rimandare la programmazione delle rappresentazioni classiche, proponendo comunque al pubblico un cartellone di spettacoli per far vivere attraverso le parole del teatro uno spazio dalla millenaria bellezza.

 

«Ritrovare la nostra socialità piena, questa estate, nel cuore del Mediterraneo, nel segno della cultura, dell’arte, dello spettacolo, ha il valore di una rinascita più che simbolica», spiega il sovrintendente dell’Inda Antonio Calbi. «Vuol dire ritrovare noi stessi, la nostra umanità, nel teatro scolpito nella roccia del colle Temenite, che rappresenta una delle architetture più straordinarie che l’uomo abbia inventato, per vivere un’esperienza di condivisione di bellezza, pensieri, emozioni».

Il sovrintendente dell’Inda Antonio Calbi

Il sovrintendente dell’Inda Antonio Calbi

SIRACUSA TEATRO GRECO: IL PROGRAMMA 2021

Si parte con Coefore Eumenidi, per la regia di Davide Livermore, il direttore del Teatro Nazionale di Genova che ha coprodotto lo spettacolo definendolo «un sistema di potere distrutto dove il fantasma di Agamennone impregna un impianto scenico di manifesta devastazione». La narrazione della vicenda, spiega Livermore, «sarà il più possibile vicina ai nostri tempi perché come artisti abbiamo la responsabilità di dare vita alle parole della tragedia, materia viva e pulsante che racconta le umane fragilità, a volte terribili». La traduzione dal greco del testo di Eschilo è di Walter Lapini. Le scene sono di Livermore e Lorenzo Russo Rainaldi, i costumi di Gianluca Falaschi, le musiche di Andrea Chenna, il disegno delle luci di Antonio Castro, il video design di D-Wok. Nel cast, fra gli altri Laura Marinoni (Clitennestra), Giuseppe Sartori (Oreste), Anna Della Rosa (Elettra), Stefano Santospago (Egisto), Giancarlo Judica Cordiglia (Apollo), Maria Grazia Solano (la nutrice), Olivia Manescalchi (Atena), Sax Nicosia (immagine e voce di Agamennone, oltre che regista assistente), Gaia Aprea tra le corifee. La rappresentazione, in scena fino al 31 luglio, avrà nella serata del 19 un ospite speciale: nell’anno del centenario della ripresa delle rappresentazioni classiche al Teatro Greco di Siracusa è attesa la presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

BACCANTI DI EURIPIDE

Dal 4 luglio al 20 agosto spazio a Baccanti, con la regia di Carlus Padrissa, il fondatore catalano della compagnia La Fura dels Baus. L’allestimento non mancherà di riservare grandi sorprese con «leve, gru, funi e carrucole che andranno a comporre – spiega il regista – un Deus ex machina estetico, mettendo in risalto i corpi che, insieme agli elementi naturali, aiuteranno a percepire un’immagine antica ma moderna». La traduzione dal greco del testo di Euripide è di Guido Paduano. La regia, le scene e le luci sono di Carlus Padrissa, le coreografie di Mireia Romero Miralles, i costumi di Tamara Joksimovic; Emiliano Bronzino è il regista assistente, Maria Josè Revert assistente alla regia mentre Simonetta Cartia ha la direzione dei cori. Toni Garbini e Michele Salimbeni hanno collaborato alla drammaturgia. Nel cast, tra gli altri Lucia Lavia (Dioniso), Ivan Graziano (Penteo), Stefano Santospago (Cadmo), Linda Gennari (Agave) e Antonello Fassari (Tiresia). Lo spettacolo, in cui sono coinvolti gli allievi dei tre anni di corso dell’Accademia d’arte del dramma antico, sarà ripreso e tramesso integralmente da Rai 5, grazie all’accordo di media partnership con Rai Cultura.

NUVOLE DI ARISTOFANE

Debutterà invece il 2 agosto Nuvole di Aristofane, lo spettacolo per la regia di Antonio Calenda, con la traduzione di Nicola Cadoni, che chiuderà la stagione delle rappresentazioni classiche sabato 21 agosto. «Una messa in scena brechtiana, surreale, inquieta e crudelmente comica», spiega Calenda, che dirige la sua prima commedia antica, dopo aver diretto ben sette tragedie a Siracusa. In scena fra gli altri Nando Paone (Strepsiade), Antonello Fassari (Socrate), Stefano Santospago (Aristofane), Galatea Ranzi e Daniela Giovanetti (corifee), Massimo Nicolini (Filippide), Jacopo Cinque (il discorso peggiore) e Stefano Galante (il discorso migliore).

 

LA MOSTRA MULTIMEDIALE ORESTEA ATTO SECONDO

Dal primo luglio Palazzo Greco ospita la mostra multimediale Orestea atto secondo. La ripresa delle rappresentazioni classiche dopo la Grande Guerra e l’epidemia di Spagnola. A partire dall’album di fotografie storiche realizzate nel 1921 dal siracusano Angelo Maltese, in occasione della messa in scena delle Coefore di Eschilo a cura di Ettore Romagnoli, con musiche di Giuseppe Mulè, scene e costumi di Duilio Cambellotti, la mostra ritorna sull’impresa storica del gruppo di mecenati siracusani lungimiranti, che cent’anni fa furono i protagonisti della rinascita del Teatro Greco. Un percorso per immagini per ripercorrere le singole fasi di produzione di uno spettacolo classico ai primi del Novecento e ricordare la ripartenza delle rappresentazioni classiche dopo sette anni di interruzione dovuti alla Grande Guerra e all’epidemia di Spagnola. La mostra, a cura di Marina Valensise, consigliere delegato della Fondazione Inda, e con la supervisione di Davide Livermore, sarà aperta fino al 30 settembre 2022, tutti i giorni dalle 17 alle 21. A curare l’allestimento Carmelo Iocolano con la supervisione di Davide Livermore.

Una sezione della mostra "Orestea atto secondo. La ripresa delle rappresentazioni classiche dopo la Grande Guerra e l’epidemia di Spagnola" a Palazzo Greco di Siracusa

Una sezione della mostra Orestea atto secondo

NON SOLO TEATRO, TRA ARTE, STORIA E BELLEZZA

Anche quest’anno ad accompagnare e impreziosire la programmazione, spazio alle Conversazioni all’Orecchio di Dionigi, curate da Margherita Rubino. Il 27 luglio alle 18 Massimo Fusillo interverrà su Orestea sulla scena, due giorni dopo alla stessa ora Nicola Gardini su Euripide: la parola vera; il 2 agosto Pietro Grasso parlerà di Eumenidi, i nodi secolari della giustizia; il 6, sempre alla stessa ora, Antonio Calenda su Tante tragedie e una commedia.

 

L’anno prossimo in cartellone al Teatro Greco sono previsti Edipo Re di Sofocle per la regia di Robert Carsen, l’Orestea di Eschilo con la regia di Davide Livermore e Ifigenia in Tauride di Euripide diretta da Jacopo Gassmann, al suo debutto al Teatro Greco. Per promuovere l’internazionalizzazione della sua attività, la Fondazione INDA ha organizzato attraverso la rete degli Istituti italiani anche conversazioni da remoto coi cinque registi coinvolti nel biennio teatrale 2021 e 2022.

Ultimo allestimento di Baccanti al Teatro Greco di Siracusa, nel 2012 ©Franca Centaro

Ultimo allestimento dello spettacolo Baccanti al Teatro Greco di Siracusa, nel 2012 ©Franca Centaro

Uno spazio che non smette di affascinare, il Teatro Greco di Siracusa, il più grande e meglio conservato teatro antico d’Occidente che accoglie ogni anno appassionati delle rappresentazioni classiche e tanti turisti, attirati anche dalla bellezza del territorio. Da Siracusa partono anche i treni del servizio Barocco Line di Trenitalia, che durante i giorni festivi e fino al 10 agosto permettono di attraversare le meraviglie del Val di Noto e del Barocco siciliano, dichiarato dall’Unesco patrimonio dell’Umanità. Da Siracusa a Donnafugata per ammirare la bellezza di Fontane Bianche, Avola, Noto, Pozzallo, Scicli, Modica, Ragusa Ibla e Ragusa e scoprire la varietà del panorama, la ricchezza delle opere d’arte e la dolcezza della luce siciliana.

Il treno del Barocco Line

Il treno del Barocco Line