In apertura The Black Blues Brothers in una scena dello spettacolo Let's twist again ©Gabriele Tomè

Condividere un elogio all’imperfezione, fonte di ispirazione inarrestabile per l’arte. Con quest’obiettivo dichiarato si presenta al pubblico la 26esima edizione de La Luna nel Pozzo, festival internazionale del teatro di strada in programma dal 2 al 5 settembre. Il sipario si apre, come avviene ormai dal lontano 1996, tra calli e campielli di Caorle, incantevole borgo di mare definito “la piccola Venezia” che nasce a nord-est della Laguna Veneta e la cui stazione di Portogruaro-Caorle dista meno di un’ora in treno da quella di Mestre.

Il pubblico del festival La Luna nel Pozzo nell'edizione del 2020

Il pubblico del festival La Luna nel Pozzo nell'edizione del 2020

Per il 2021 la rassegna propone più di 50 spettacoli di oltre 20 compagnie da tutto il mondo. Tutti gli show prevedono più repliche e gli ingressi sono gratuiti, contingentati e con prenotazione consigliata da effettuare direttamente all’infopoint del festival oppure online. Le esibizioni, divise tra le piazze Matteotti, Vescovado, Veneto e Campo Pio X, propongono le più varie espressioni artistiche: che preferiate la giocoleria, la clownerie, il mimo, il circo-teatro o i più classici teatro e danza contemporanea, c’è solo che l’imbarazzo della scelta.

Galapiat Cirque

Galapiat Cirque

LA LUNA NEL POZZO 2021: GLI ARTISTI OSPITI

Per la sua offerta artistica La Luna nel Pozzo è un vero e proprio viaggio intorno al mondo che parte da lontano, da oltreoceano, dal Nordamerica: Rulas Quetzal viene dal Messico e con lo spettacolo Fuego porta i suoi spettatori indietro nel tempo, nell’epoca degli aztechi, trasformando la strada in una jungla grazie a un rito in cui il protagonista è il fuoco.

L'artista messicano Rulas Quetzal nello spettacolo Fuego ©Alex Rollo

L'artista messicano Rulas Quetzal nello spettacolo Fuego ©Alex Rollo

Segue invece la Scuola di Circo di Cuba, l’Havana Acrobatic Ensemble che in Fiesta si esibisce in numeri di giocoleria, acrobazie con la corda, esercizi sul palo e salti dall’altalena. Il passaggio dal Nuovo Continente all’Africa è facile, veloce e lascia il segno, almeno a Caorle: i The Black Blues Brothers dal Kenya portano Let’s twist again, uno show acrobatico e comico, tra piramidi, salti mortali ed esercizi con la corda, che, come lascia intuire il nome della compagnia, attinge al periodo d’oro della musica statunitense.

Locandina dello spettacolo Let's twist again dei The Black Blues Brothers

 

Tornando nella cara vecchia Europa, tappa d’obbligo e ricca è la Francia da cui provengono ben cinque ospiti del festival: il Galapiat Cirque, una compagnia di circo contemporaneo il cui successo nasce dal gioco di squadra dei suoi quasi 50 membri e che porta nella piccola Venezia uno spettacolo anticonvenzionale come La Brise de la Pastille; il Cirque Entre Nous si compone di cinque artisti che pur provenendo da contesti differenti, in Entre nous diventano una cosa sola attorno al palo cinese, per un’esibizione tra acrobazia, danza, teatro e musica, capace di restituire al pubblico un intreccio di nostalgia e calore umano; i Cia Zec non stanno fermi un attimo in La 8ème balle, rimbalzando tra acrobazie, giocolerie, verticali, clownerie e musica; Marianna de Sanctis è la regina dell’hula hoop e in Château Intérieur il suo corpo e i cerchi diventano un tutt’uno, sfidando le regole dell’equilibrio e della gravità; infine i franco-italiani Madame Rebiné che con la commedia Giro della piazza propongono acrobazie in bicicletta lungo un percorso ciclistico insidioso ma divertente e coinvolgente.

La regina dell'hula hoop Marianna De Sanctis

La regina dell'hula hoop Marianna De Sanctis

Il ritorno a casa, in Italia, si accompagna a una seria riflessione sulla disabilità. Girovago e Rondella Family Theater porta al pubblico Manoviva, uno spettacolo che prende il nome da quello del protagonista, utilizzato anche in ospedali e scuole come terapia didattica motoria: in un cosmo in miniatura sono semplicemente due mani, Manin e Manon, a raccontare senza parole 30 minuti di spettacolo unico. La Compagnia Ullallà Teatro vede sul palco due danzatori, di cui una in carrozzina, che in Med offrono due punti di vista e due corpi prima complici poi in conflitto, che si cercano ma allo stesso tempo si abbandonano.

La Compagnia Ullallà Teatro

La Compagnia Ullallà Teatro

I Nomaduo in Charta insegnano con un racconto muto, tra poesia, spensieratezza e suspense, a chiudere gli occhi, sognare, viaggiare con la fantasia verso orizzonti lontani. La Compagnia Samovar è un gruppo di musicisti che in Banda Storta Circus si ritrova solo nel tendone mentre tutti gli altri circensi sono nelle carovane a dormire, una situazione in cui peripezie musicali e gag incalzanti sorprendono il pubblico. Teatro e musica si incontrano anche in Equilibrium Tremens del Tobia Circus, dove un gentiluomo che ama ballare porta gli spettatori ai limiti della gravità. Un mondo di bolle di sapone e cinismo assoluto è invece quello di Fabio Saccomani in Bolle per adulti, mentre Stivalaccio Teatro propone Full Metal Ginger, spettacolo visuale dedicato a Ginger, clownessa a tempo pieno, vittima dei ritmi imposti dalla società moderna che lotta per conquistare un proprio spazio nel mondo.

Raggiungi il festival La Luna nel Pozzo in treno

La stazione di Portogruaro-Caorle è a un'ora di viaggio da Venezia Mestre