Istituzioni e aziende si incontrano per discutere su come affrontare l’emergenza occupazione, aprire le porte del lavoro ai giovani e costruire con loro, fin dalla scuola, un valido sistema di informazione e orientamento. Da queste premesse nasce il progetto Open Doors, lanciato sabato 20 marzo, che ha visto la partecipazione del ministro delle Politiche Giovanili, Fabiana Dadone, e dell'Istruzione Patrizio Bianchi, oltre che di diversi Ceo e manager di importanti aziende che hanno portato una testimonianza sulla propria realtà.

Presente all’iniziativa, patrocinata dalla RAI, c’era anche il Gruppo FS, che con il suo Direttore delle Risorse Umane Angelo Sferrazza ha voluto sottolineare l’importanza di un appuntamento di questo tipo, ponendo l’attenzione sulla necessità di un rapporto ancora più aperto tra imprese e mondo della scuola. “FS Italiane ha un peso specifico notevole dal punto di vista occupazionale, negli ultimi tre anni sono state assunte circa 22mila persone e abbiamo programmi impegnativi anche per il prossimo periodo”, ha detto Sferrazza. “Collaboriamo già con le scuole, però questo non basta, perché c’è bisogno di spostare di più il focus sull’incontro con i giovani prima che loro inizino a collaborare con noi”. 

Non è semplice immaginare quale livello di tecnologia e innovazione ci sia dietro a sistemi come l’Alta Velocità ferroviaria, o la progettazione e la gestione di infrastrutture strategiche. Da qui la necessità per un’azienda come Ferrovie dello Stato di raccontarsi, trasmettere conoscenze sulle professioni, proseguire sulla strada del confronto per “far scattare ai più giovani la scintilla della curiosità e della passione”, conclude Sferrazza. Questo è ciò che si prefigge Open Doors: porre le basi per sviluppare un concept longitudinale permanente sulle opportunità professionali, e concorrere assieme agli attori coinvolti a sviluppare un nuovo metodo di narrazione dei mestieri, reso ancora più necessario in un periodo in cui il mondo del lavoro è messo a dura prova dalla pandemia.