Nel difficile contesto del 2020, il Gruppo FS Italiane ha affrontato l’emergenza sanitaria cercando di dare tempestive garanzie di sicurezza al personale e ai viaggiatori, ma trovando anche il modo per avviare una riflessione strategica su una ripartenza solida e sostenibile.

 

Oltre al potenziamento degli interventi di igienizzazione e sanificazione dei mezzi, delle stazioni e degli ambienti, sui quali Trenitalia ha ottenuto la Biosafety Trust Certification, sono state diverse le misure intraprese per continuare a garantire la mobilità in sicurezza di persone e merci.

Con l’avvio della seconda fase dell’emergenza sanitaria, i passeggeri dei Frecciarossa e Frecciargento sono stati accolti con un safety kit gratuito composto da mascherina, gel igienizzante per mani, guanti in lattice, poggiatesta monouso e una lattina d’acqua. Mentre sulla nuova app di Trenitalia è stato lanciato il self check-in, capace di facilitare il sistema di controlleria e il counter digitale, sperimentato sui treni regionali, che usa un sistema a tre colori per consentire ai viaggiatori di conoscere in tempo reale il numero dei posti disponibili ed evitare così situazioni di sovraffollamento.

 

Sin da marzo 2020, medici, infermieri e operatori sociosanitari reclutati dalla Protezione civile per l'emergenza, hanno viaggiato gratuitamente sui treni per raggiungere le aree colpite dall’epidemia. Mentre oltre cinque milioni di tonnellate di merci trasportate sui binari durante i mesi del lockdown – soprattutto alimentari, farmacie materiale medico sanitario – hanno permesso il costante rifornimento di beni su una catena logistica a limitato rischio di contagio.

Inoltre, FS Italiane ha messo a disposizione e riadattato le proprie strutture per far fronte all’emergenza e contribuire alle necessità del Paese.

 

La riconversione dello stabilimento Onae di Rete Ferroviaria Italiana (RFI) a Bologna, dove solitamente si costruivano apparecchiature elettriche, ha consentito di produrre da luglio 2020 oltre 13 milioni di mascherine protettive destinate ai dipendenti del Gruppo ma anche ad altre realtà. A Cosenza i diecimila metri quadrati del piazzale merci nello scalo ferroviario Vaglio Lise sono diventati sede di ospedale da campo. Mentre a Roma, presso l’Help Center della Stazione Termini, i volontari dell’associazione Binario 95, in collaborazione con l'Istituto San Gallicano, hanno eseguito tamponi gratuiti per le persone senza dimora.

 

Insomma, la discontinuità generata dall’emergenza sanitaria ha mostrato la necessità di essere preparati alle complessità. La volontà di ripartire e di guardare al futuro è ben definita nella strategia del Gruppo FS Italiane, che continua a puntare su una mobilità multimodale, sostenibile e sicura, che metta al centro i bisogni delle persone e crei valore per il Paese.

Articolo tratto da La Freccia