“Il piano di investimenti del Gruppo FS da 190 miliardi di euro permetterà di aumentare la capacità del trasporto del 20%, favorendo l’uso del treno sia per il trasporto passeggeri che per la logistica”. L’amministratore delegato del Gruppo FS Luigi Ferraris è intervenuto nel corso del convegno "Molto futuro", organizzato da “Il Messaggero” con il titolo "La crisi dell'innovazione" e introdotto dal Ministro dell’Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini e dal Ministro dell’Innovazione e del Made in Italy Adolfo Urso.
Nel panel “Infrastrutture, Reti e Grandi Opere”, Luigi Ferraris ha fatto il punto sull'impegno del Gruppo da lui guidato nel campo dell'ammodernamento infrastrutturale e tecnologico, in coeranza con gli obiettivi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. “Dopo la pandemia abbiamo assistito ad un calo del trasporto business, compensato da un aumento inaspettato del trasporto turistico”, ha sottolineato l'AD di FS secondo cui "la sfida oggi è quella di permettere al trasporto collettivo di essere preferito rispetto a quello privato. Affinché ciò avvenga stiamo lavorando sull’intermodalità del trasporto e sull’integrazione della mobilità su gomma con quella su ferrovia”.
Una vera e propria rivoluzione che, secondo l’amministratore delegato di Ferrovie dello Stato, deve portare a un generale cambio di mindset che deve riguardare anche il trasporto delle merci, che nelle intenzioni del Gruppo FS deve raddoppiare nei prossimi 10 anni la sua quota ferroviaria. Anche in questo caso, la parola d’ordine pronunciata da Luigi Ferraris è multimodalità in un’ottica anche di integrazione europea.
In questo scenario sono sempre più centrali i processi di digitalizzazione, che il Piano Industriale del Gruppo FS intende come fattori abilitanti per il miglioramento delle infrastrutture, ma anche dell’esperienza a bordo treno. “Stiamo investendo in tecnologie digitali, come il sistema di distanziamento ERTMS che migliora le prestazioni della rete ferroviaria permettendo il passaggio di un numero maggiore di treni, lo sviluppo di sistemi di manutenzione predittiva delle infrastrutture e in connettività sui nostri treni", ha detto Luigi Ferraris.
"Con il programma “Gigabit Rail and Road” puntiamo infatti a estendere e potenziare la fibra ottica lungo le nostre linee. Il progetto prevede la posa di cavi lungo i 17mila chilometri di rete ferroviaria che, per quasi 12mila chilometri, corre parallela, alle strade della nostra ANAS. Così facendo miglioreremo il segnale a bordo di tutti i treni, inclusi regionali e intercity e assicureremo il wi-fi anche nelle nostre oltre 2000 stazioni. Nel campo abbiamo avviato due progetti: il primo con le principali compagnie TLC per avere la massima copertura 4G sulla rete AV, coprendo in particolare le gallerie. Prevediamo il completamento delle attività entro Giugno 2023 su tutta la rete AV. E gli stessi risultati intendiamo ottenerli anche a bordo dei treni regionali e sugli autobus".
Sul tema energia, inoltre, Luigi Ferraris ha presentato il programma di autoproduzione energetica del Gruppo FS. “Abbiamo avviato un censimento dei nostri 30 milioni di mq in tutta Italia non funzionali all’attività di trasporto ferroviario o di stoccaggio merci. In questi spazi installeremo pannelli solari, infrastrutture di storage e anche qualche impianto minieolico. Copriremo così il 40% del nostro fabbisogno con 2mila MW di capacità installata. Tra poco lanceremo la prima gara per la fornitura di pannelli solari. Noi di FS – ha concluso Luigi Ferraris – abbiamo un grande vantaggio: la rete ferroviaria è una rete elettrica con vere e proprie stazioni di trasformazione. Per questo possiamo fare allacci immediati e su questo vogliamo puntare per contribuire anche alla transizione ecologica del Paese”.