Maxcel Amo Manu è il nuovo talento azzurro dell’atletica paralimpica. Ai Mondiali di Parigi di quest’estate ha vinto due medaglie d'oro nei 100 e 200 metri, stabilendo anche due record europei, nella disciplina T64 (amputati sotto al ginocchio). Trentuno anni, originario del Ghana, a undici anni Maxcel si trasferisce in Italia, stabilendosi a Milano, prima di traslocare a Bologna per amore, lavorando come elettricista e poi come magazziniere. La svolta della sua vita accade nel 2017, in una giornata torrida di agosto, quando un mezzo pesante gli taglia la strada, facendogli perdere il controllo dello scooter. La caduta termina contro il guardrail gli causa l’amputazione della gamba sinistra e da lì inizia la sua nuova vita.
Fsnews lo ha raggiunto in occasione della sua partecipazione a un panel organizzato da Anas all’interno del Festival dello Sport di Trento.
In quella giornata di sei anni fa la tua vita è cambiata radicalmente, emblematico anche aver incrociato la strada con chi fuggiva dalle proprie responsabilità senza fermarsi e chi invece ti ha prestato le prime cure salvifiche.
“Sì, chi ha causato l’incidente è fuggito via, senza curarsi di me a terra, per fortuna un infermiere militare che passava di lì sì fermato e mi ha subito stretto la gamba con un laccio emostatico. In principio io non mi ero reso neanche conto della gravità dell’accaduto”.
Cosa hai pensato quando in ospedale ti hanno comunicato che non si poteva salvare la gamba?
“Ero un po’ spaventato e disorientato. Poi i medici mi hanno mostrato dei video dove si vedevano persone disabili tornate a una vita piena dopo una improvvisa amputazione e ho capito che era la scelta giusta da fare”
Prima dell’incidente ti dedicavi allo sport con moderazione
“Sì, non avevo mai pensato a una vera attività agonistica, alla disgrazia stradale è seguita una opportunità straordinaria che non mi sarei mai immaginato come vincere due ori mondiali”.
Che obiettivi hai per il prossimo anno?
“Arrivare alle Paralimpiadi di Parigi e spaccare tutto, come quest’anno ai mondiali!”
I tuoi figli sono ancora piccoli, quali consigli darai loro quando prenderanno la patente e si metteranno alla guida?
"Di guidare con prudenza, soprattutto all’inizio. Mi raccomanderò di non fare stupidaggini con gli amici, perché un comportamento poco responsabile può portare a una tragedia. Come è accaduto al loro padre”
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