Continua a crescere la sharing mobility e sale anche la quota di quella a emissioni zero raggiungendo il 95%. La settima edizione della Conferenza nazionale della sharing mobility, a Roma nella sede di Cassa Depositi e Prestiti, è stata un’occasione di incontro per tutta la community per approfondire e discutere insieme i dati del nuovo Rapporto Nazionale 2023 e un nuovo studio sulla decarbonizzazione della mobilità urbana. Tra i partner anche Rete Ferroviaria Italiana, società capofila del Polo Infrastrutture del Gruppo FS Italiane.
Il rapporto nazionale sulla sharing mobility è stato presentato occasione della Conferenza “LESSCARS: decarbonization of urban mobility” organizzata dall’Osservatorio Nazionale della Sharing Mobility, promosso dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e la Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile e ha fornito dei numeri e dati di interesse per l’intero mondo dei trasporti.
Il 2022, infatti, si è rivelato in Italia un anno molto positivo per la sharing mobility. Il numero di noleggi totali nel vehicle sharing è cresciuto del 41% rispetto al 2021 per un totale di circa 49 milioni di viaggi, dato che supera abbondantemente quello prepandemia (2019) del 77%. In aumento anche il numero di servizi attivi nelle città italiane, passati dai 190 del 2021 ai 211 del 2022, e il numero di mezzi a disposizione degli utenti di sharing mobility salito da 89mila a 113mila. Il 95% della flotta in sharing è a zero emissioni. Anche il fatturato complessivo generato dal settore del vehicle sharing in Italia è cresciuto, superando i 178 milioni di euro nel 2022, registrando un incremento del 38% rispetto al 2021.
Un segnale positivo arriva anche dal territorio. Il numero di Comuni italiani capoluoghi di provincia al cui interno è attivo un servizio di vehicle sharing sono 67. Resta ancora un’ampia distanza tra nord e resto d’Italia sul livello di copertura delle città capoluogo con servizi di sharing: 77% dei comuni nel settentrione, 50% al centro e 48% al sud e sulle isole, che però in tre anni hanno recuperato 15 punti percentuali. Milano si conferma la capitale della sharing mobility italiana sia dal punto di vista della domanda che dell’offerta di servizi con 14,8 milioni di noleggi complessivi e 30.700 veicoli a disposizione degli utenti, subito seguita da Roma rispettivamente con 12 milioni di noleggi e 29.300 mezzi della flotta in sharing.
Tema degno di nota anche quello relativo alla “micromobilità” a zero emissioni. Il numero di viaggi registrati utilizzando servizi di bikesharing, scootersharing e monopattino-sharing nel 2022 ha superato i 43 milioni. Tutti in crescita i dati dei noleggi dei singoli servizi rispetto al 2021. Non da meno il dato sulle flotte, dove la quota della micromobilità sul totale arriva al 95%, cioè 107 mila veicoli leggeri, poco ingombranti e a zero emissioni che permettono ai cittadini di spostarsi in maniera più veloce e contribuiscono a una maggiore sostenibilità.
COS’E L’OSSERVATORIO NAZIONALE SHARING MOBILITY
L’Osservatorio Nazionale Sharing Mobility, lanciato nel settembre 2015, è promosso dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile. L’obiettivo dell’iniziativa è creare una piattaforma di collaborazione tra istituzioni pubbliche e private, operatori di mobilità condivisa e mondo della ricerca per analizzare, sostenere e promuovere il fenomeno della Sharing mobility in Italia. La mobilità condivisa è in costante crescita ed evoluzione in Italia. Per fare il punto sui dati e tutte le tendenze, il sito LessCARS.it diventa il Laboratorio delle Mobilità, uno strumento on-line di divulgazione delle attività dell’Osservatorio Nazionale sulla sharing mobility. Una piattaforma innovativa che permette agli utenti la fruizione on-demand di contenuti multimediali: interviste, tavole rotonde, workshop, conferenze e tutti gli approfondimenti tecnici prodotti dall’Osservatorio.
IL TRENO COME MEZZO CONDIVISO
Utilizzare un mezzo condiviso, quindi, è sempre più diffuso e anche che uno dei mezzi sia proprio il treno sta diventando un’opportunità di grande rilevanza. Attualmente, infatti, sono 250 le stazioni ferroviarie coperte da servizi di sharing mobility, una modalità di spostamento che contribuisce in maniera significativa a promuovere l’intermodalità, una forma di mobilità sostenibile che essere sempre più diffusa nei dintorni delle stazioni.