La sfida infrastrutturale del Paese sarà al centro del “cenacolo” organizzato il prossimo 8 maggio con l’AD del Gruppo FS, Luigi Ferraris, dal Canova Club, un'associazione di manager, professionisti e imprenditori particolarmente attenta allo sviluppo economico e culturale del Paese.
I soci del club, fondato quarant’anni fa da Stefano Balsamo, rappresentano un’espressione del mondo dell'economia, della finanza e della grande impresa, sia pubblica, sia privata. Fulcro della vita associativa è l'organizzazione di questi incontri, chiamati appunto cenacoli, con protagonisti del mondo economico e istituzionale. Un’occasione di confronto per interrogarsi sull’evoluzione degli scenari nazionali e internazionali, evidenziandone rischi e opportunità.
IL PIANO DECENNALE - L’AD Ferraris avrà così occasione di presentare a una platea qualificata il piano industriale del Gruppo che ha un orizzonte temporale di dieci anni, proprio per interpretare le molteplici sfide che attendono il principale player infrastrutturale e di servizi di mobilità collettiva del Paese. Un’occasione unica per una visione a lungo termine, coincidente con la straordinaria e unica opportunità offerta dal Pnrr di cui il Gruppo FS, attraverso la controllata RFI, rappresenta la maggior stazione appaltante con oltre 25 miliardi di euro tra Pnrr e Fondo Complementare. Un miglioramento e efficientamento delle infrastrutture nazionali non è più rinviabile, vista la loro età media che supera ampiamente i 60 anni. Occorre quindi una pianificazione di lungo periodo, che consideri un’infrastruttura a vita intera, da un punto di vista di pianificazione, finanziamento, esecuzione, calibratura della ricaduta sull’indotto occupazionale e turistico, nonché mappatura delle le professionalità necessarie. Un Piano da oltre 190 miliardi di euro di investimenti al servizio della comunità nazionale e della sua mobilità. Strategiche, solo per citare alcune delle opere in programma, per la competitività del Sistema Paese sono il Terzo Valico di Genova, la Napoli-Bari, la Palermo-Catania-Messina, il Passante di Firenze, la Circonvallazione di Trento.
I QUATTRO POLI DI BUSINESS - L’incontro con il Canova Club sarà anche l’occasione di illustrare i quattro Poli di business in cui si è riorganizzato il Gruppo e lanciati con il Piano industriale per far dialogare e collaborare meglio professioni, competenze e missioni già presenti nelle singole società. RFI guida il Polo Infrastrutture al cui interno sono comprese anche Anas e Italferr; Trenitalia è la capofila del Polo Passeggeri che comprende anche Ferrovie del Sud Est e Busitalia; Mercitalia Logistics è capogruppo del Polo Logistica composto da Mercitalia Rail, Mercitalia Intermodal e Tx Logistik; FS Sistemi Urbani, infine, è capofila del Polo Urbano al cui interno ci sono le società Metropark e GS Immobiliare. La Holding FS svolge infine funzioni di indirizzo, coordinamento e controllo dei Poli.
ENERGIA E SOSTENIBILITA’ - Ferraris si soffermerà, inoltre, sull’attenzione alla sostenibilità e al consumo energetico, in un contesto internazionale di approvvigionamento ancora instabile, parlando del piano per l’autoproduzione di energia che trasformerà le ferrovie da consumer a prosumer. Un’evoluzione responsabile non più rimandabile per l’azienda nazionale più energivora, in considerazione anche dell’obiettivo europeo di raggiungere entro il 2050 la carbon neutrality. Un target, quest’ultimo, che il Gruppo intende centrare con dieci anni di anticipo. Nel giro di cinque anni FS punta ad autoprodurre il 40% del proprio fabbisogno energetico, dedicando a questo progetto un investimento di oltre 1,6 miliardi di euro. Attraverso la realizzazione di impianti di produzione nelle vicinanze delle sottostazioni e con la copertura di officine e stazioni, il Gruppo FS mira a produrre energia pulita pari a circa il 10% di quella oggi prodotta in tutta Italia dagli impianti fotovoltaici. Per centrare l’obiettivo è già partito quest’anno, con la pubblicazione dei bandi sulla Gazzetta ufficiale, l’iter per la realizzazione dei primi impianti fotovoltaici, a cui seguirà a breve un’altra gara per ulteriori impianti dislocati lungo la rete ferroviaria e stradale in spazi di proprietà del Gruppo non utilizzabili o non più strumentali per le attività più legate ai propri core business.