"Non ho parole per ringraziarvi. Quello che avete fatto è di una straordinaria importanza, è un esempio di solidarietà e di impegno comune e generosa disponibilità", così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, si è rivolto a volontari e operatori del soccorso in un incontro tenuto al comune di Ravenna. “La sua presenza qui è il miglior ringraziamento dello Stato”, ha risposto il sindaco di Ravenna, Michele De Pascale, aggiungendo “la città sarebbe stata allagata completamente, coinvolgendo 150 mila persone. Abbiamo fatto tutto il possibile con un lavoro di squadra e uno spirito eroico".
In considerazione dell’impegno profuso per la riapertura delle vie di comunicazione nelle aree colpite dall’alluvione erano presenti anche i rappresentanti del Polo Infrastrutture del Gruppo FS, con Filippo Catalano e Michele Magri della direzione operativa di Bologna di RFI e Aldo Castellari e Gennaro Coppola della struttura territoriale Emilia Romagna di Anas, in rappresentanza delle colleghe e dei colleghi delle due aziende che sin dalle prime fasi sono stati impegnati per ripristinare il prima possibile le condizioni di sicurezza delle infrastrutture.
Particolarmente sentito il ringraziamento del Capo dello stato che ha sottolineato come "tutti voi avete dovuto affrontare un fenomeno di dimensioni inimmaginabili, con numeri impressionanti e il tempo delle decisioni era estremamente breve. Avete definito interventi risolutivi con molto coraggio per contenere un fenomeno così imprevedibile. E' stato fatto tutto con grande maestria, ma soprattutto con grande generosità e di questo intendo ringraziarvi". Mattarella ha tenuto anche a ricordare la necessità di assumere interventi preventivi: "Immagino bene la tensione di quelle ore e di quei giorni in cui non c'è stato riposo, nessuna pausa. La fatica deve essere stata davvero immane. Le condizioni climatiche sono sempre più preoccupanti e il nostro Paese dovrà preoccuparsi di organizzare delle difese preventive per fenomeni di questo genere, più di quanto non sia avvenuto sin qui".
Accompagnato dal presidente della Regione, Stefano Bonaccini, Mattarella aveva sorvolato le zone della Romagna colpite dall’alluvione, per poi recarsi a Cesena, dove alcuni volontari gli hanno donato un gilet giallo con la scritta di incitamento in dialetto romagnolo tin bota, diventata ormai un simbolo della risposta del territorio all’inclemenza climatica degli ultimi giorni. All’arrivo alla scuola “don Milani” di Cesena, il presidente è stato accolto con l’inno di Mameli e “Romagna mia”, mentre a Forlì dagli agricoltori locali gli è stato consegnato un cesto di ortofrutta salvato dal maltempo, quale ringraziamento per la sensibilità mostrata con la visita nei territori alluvionati, ma anche un segno della voglia delle imprese di ripartire.