«Rappresentano una forte crescita del numero dei cantieri, nonostante la pandemia. È un segnale molto importante per l’economia e dimostra che la ripresa è possibile nel segno del lavoro e dello sviluppo». Queste le parole con le quali la ministra delle Infrastrutture Paola De Micheli ha commentato i dati dell’Osservatorio Cresme, soggetto specializzato nel fornire analisi statistico-economiche del mercato delle costruzioni nel nostro paese, che vedono il Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane come attore principale nel trainare il settore degli appalti pubblici nell’anno della pandemia.
A farsi carico di questo risultato sono state, in particolar modo, le società del settore ferroviario come Rete Ferroviaria Italiana, che è passata da 4,8 miliardi messi in gara nel 2019 a 13,8 miliardi nel 2020, e Anas con la pubblicazione di bandi di gara per un valore complessivo di 5,7 miliardi. È questo costante interesse rivolto alla crescita e agli investimenti che ha permesso a FS Italiane di rappresentare, sempre secondo quanto riportato dal Cresme, oltre il 45% del mercato degli appalti nel 2020.
I CANTIERI GIÀ APERTI E QUELLI CHE APRIRANNO
Con 19 cantieri avviati nel 2020 e altri 22 che apriranno nel corso del 2021, i risultati comunicati dal rapporto Cresme mettono in evidenza l’impegno di FS nel continuare ad investire nello sviluppo delle infrastrutture di tutta Italia. E non solo tramite il miglioramento dei servizi già esistenti (come, per esempio, il potenziamento del nodo ferroviario di Genova e dell’asse Verona-Monaco nel Corridoio ferroviario europeo TEN-T Scandinavia-Mediterraneo), ma soprattutto attraverso lo sviluppo di nuovi progetti ambiziosi in grado di favorire un costante incremento della qualità della vita di tutti i cittadini.