La ratifica ufficiale è arrivata. Dopo tutti i passaggi necessari e l’approvazione delle Commissioni parlamentari, i commissari in pectore da oggi lo sono a pieno titolo: 29 commissari per 57 grandi opere. Il valore complessivo degli investimenti è di 82,7 miliardi di euro, già finanziate per 33 miliardi circa e saranno completate con ulteriori risorse nazionali ed europee, compreso il Next Generation Eu: 21,6 miliardi di euro previsti al Nord, 24,8 al Centro e 36,3 miliardi di euro al Sud.
LE OPERE FERROVIARIE E I COMMISSARI
Fonte Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili
Il Presidente del Consiglio Mario Draghi ha firmato oggi, 16 aprile 2021, il Dpcm che grazie alla nomina dei commissari straordinari vede sbloccare 16 infrastrutture ferroviarie per cui sono previsti investimenti per 60,8 miliardi di euro di cui 28,6 al Sud, 14 opere stradali (tutte gestite da commissari Anas, tranne il collegamento stradale Cisterna-Valmontone), 12 caserme per la pubblica sicurezza, 11 opere idriche, 3 infrastrutture portuali e una metropolitana. Opere da tempo bloccate a causa di ritardi legati alle fasi progettuali ed esecutive e alla complessità delle procedure amministrative.
LE OPERE STRADALI E I COMMISSARI
Fonte Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili
IL PROFILO DEI COMMISSARI
I commissari, come ha evidenziato il ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili Enrico Giovannini, sono tutte figure di alta professionalità, come i tecnici provenienti dal Gruppo FS, in particolare da RFI e Anas, già pronti per iniziare a lavorare, con una velocità di esecuzione che dovrebbe essere elevata. Lo stesso ministro Giovannini, come ha annunciato nella conferenza stampa di oggi 16 aprile 2021 il presidente Draghi, renderà noto il cronoprogramma con la data di apertura di tutti i cantieri.
GIOVANNINI: «PASSO IMPORTANTE PER IL RILANCIO DELLE OPERE PUBBLICHE»
«È un passo importante per il rilancio delle opere pubbliche in Italia. Si tratta di infrastrutture attese da tempo da cittadini e imprese, in gran parte già finanziate» ha commentato il Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili, Enrico Giovannini che ha aggiunto: «L’attuazione delle opere commissariate determinerà anche importanti ricadute economiche e occupazionali. Considerato che una parte significativa delle opere è localizzata al Sud, ci aspettiamo impatti positivi in termini di riduzione del gap infrastrutturale tra i territori del nostro Paese. In due mesi abbiamo completato un processo che era fermo da tempo, ma ora occorre procedere velocemente all’attuazione dei cronoprogrammi e a tal fine intendo incontrare al più presto i commissari. Il Ministero monitorerà trimestralmente la realizzazione delle diverse fasi, così da rimuovere tempestivamente eventuali ostacoli.»
L’IMPEGNO DEL GOVERNO: ITER AUTORIZZATIVO PIÙ SEMPLICE PER LE OPERE PUBBLICHE ENTRO IL 2026
Un’altra sfida per realizzare le opere pubbliche in tempi certi è la semplificazione dell’iter autorizzativo delle opere stesse, ad oggi ancora troppo lungo. Un impegno del governo Draghi che ha visto il suo primo atto concreto venerdì 12 marzo 2021, quando i ministri della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, della Cultura, Dario Franceschini, e delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili, Enrico Giovannini si sono incontrati per decidere come semplificare e velocizzare i processi autorizzativi per realizzare in tempi brevi le opere pubbliche previste, molte delle quali già finanziate.