Un’occasione unica di informazione e formazione sul campo, un momento di confronto e di esplorazione per decine di architetti e ingegneri di domani.

Con questi obiettivi si è svolta la visita degli oltre 50 studenti della Scuola di Architettura e del Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale dell’Università di Firenze, realizzata ieri al cantiere della futura Stazione AV di Firenze Belfiore, l’opera che consentirà la separazione dei flussi regionali da quelli dell’Alta Velocità e assicurerà un miglioramento della mobilità fiorentina, preservandone gli equilibri urbanistici e ambientali.

 

Accompagnati dai referenti RFI, Italferr e Consorzio Florentia (appaltatore dell’opera), gli studenti hanno fatto anche tappa all’Infopoint di via Circondaria, ormai punto di riferimento per cittadini e stakeholder interessati al progetto e alla sua evoluzione. Insieme ai rappresentanti della Committenza e della Direzione Lavori gli studenti e i professori hanno toccato con mano non solo le fasi esecutive previste per la realizzazione dell’opera ma anche le scelte architettoniche adottate. La futura stazione, infatti, si articolerà su quattro livelli con una dimensione di circa 450 x 50 metri. L’elemento architettonico di maggiore rilievo sarà rappresentato da una copertura in acciaio-vetro, che si eleverà per circa 18 metri in altezza, consentendo la penetrazione della luce naturale fino al piano del ferro.

visita firenze

Durante l’incontro spazio anche al funzionamento della TBM-EPB (Tunnel Boring Machine – Earth Pressure Balance), nominata Iris, e alla gestione delle terre da scavo del Passante AV e della Stazione AV di Belfiore che verranno riutilizzate per la rinaturalizzazione di una ex cava di lignite nel Comune di Cavriglia (AR), secondo un processo che aderisce appieno al concetto di economia circolare.

 

L’iniziativa rientra nell’ambito del progetto “Cantieri Parlanti”, realizzato dal Gruppo FS – con le Società del Polo Infrastrutture RFI e Italferr – in collaborazione con il MIT.