Approfondire le tematiche legate al rapporto tra restauro e sostenibilità ambientale. Archeolog, associazione del Gruppo FS, nata nel 2015 e composta dalle società del Polo Infrastrutture RFI, Anas con la controllata Quadrilatero Marche Umbria, e Italferr, in occasione del Salone Internazionale dei Beni Culturali e Ambientali, che si svolgerà dal 15 al 17 maggio a Ferrara, presenterà il nuovo Protocollo d’Intesa con il Ministero della Cultura, finalizzato a restaurare, conservare e valorizzare siti e reperti archeologici rinvenuti durante la realizzazione e la manutenzione di opere ferroviarie e stradali.
Un’intesa volta a individuare le iniziative più opportune per permettere la fruizione di siti e reperti: la collaborazione tra Archeolog e il Ministero della Cultura, testimonia la volontà delle parti di proseguire sulla strada della sinergia tra sviluppo infrastrutturale e tutela del patrimonio culturale. Permetterà inoltre, di intervenire in un modo sempre più rapido ed efficace quando verranno alla luce ritrovamenti archeologici.
Un momento di incontro sul tema della tutela e della valorizzazione del patrimonio culturale è stata la conferenza stampa “Orizzonte Restauro: riflessioni e prospettive per il futuro del settore” che si è svolta oggi. All’evento ha partecipato Ilaria Maggiorotti, Presidente di Archeolog, onlus del Gruppo FS.
«Sono molto felice che quest'anno per la prima volta il Gruppo FS farà parte del Salone del Restauro di Ferrara, con l'obiettivo di mostrare la grande attività svolta da Ferrovie sul tema dell'archeologia. Le società del Polo Infrastrutture di Ferrovie dello Stato RFI, Italferr, Anas, FSE sono tra i soggetti che in Italia investono maggiormente nelle operazioni di scavo e di individuazione di siti archeologici, grazie ai progetti di nuove infrastrutture viarie e ferroviarie che li caratterizzano. Queste Società si occupano infatti di progettazione e realizzazione delle opere, e da trent'anni a questa parte si sono dotate di strutture specialistiche di archeologi con l'obiettivo di indirizzare la progettazione sin dalle prime fasi, contemperandola alle esigenze di tutela dei beni culturali». Ha poi aggiunto, parlando dell'impegno del Gruppo FS nei riguardi degli interventi archeologici «lungo i primi 200 km della linea AV Roma - Napoli è stato rinvenuto in media un sito ogni 500 metri e l'archeologia ha pesato per il 5% del costo totale dell'opera»
Un impegno, quello del Gruppo FS nei confronti dei principi di sostenibilità, che riflette la consapevolezza dell’importanza di preservare il patrimonio culturale in modo responsabile e sostenibile in un contesto sempre più attento agli impatti sociali e ambientali. Riqualificare e valorizzare i rinvenimenti archeologici effettuati durante la realizzazione delle infrastrutture può offrire, infatti, un contributo diretto alla promozione culturale del territorio ed essere un driver strategico per la crescita del Gruppo.