Arriva dal settore del trasporto delle merci uno degli esempi più importanti nel campo della digitalizzazione delle infrastrutture del Gruppo FS. Si chiama “Smart Train” ed è stato presentato da Mercitalia, capofila del Polo Logistica del Gruppo FS, all’evento SIOS2022 Winter Edition, l’evento di StartupItalia in collaborazione con l’Università Bocconi, tenutosi negli spazi del Università milanese.  

“Smart Train” rappresenta un’innovazione nel campo della movimentazione delle merci e riguarda il carro-merci, parte fondamentale del sistema di trasporto che tuttavia è sprovvisto di tecnologia digitale, non comunicando né con la locomotiva, né con gli impianti di controllo.

 

Questo comporta una manutenzione ancora “analogica”, basata su controlli ciclici fondati sul fattore tempo/percorrenza e la cui valutazione dello stato operativo avviene con ispezioni visive. Un processo che rischia di essere poco efficace per una componente infrastrutturale che assorbe il 15% del costo di trasporto generale e il cui guasto può inficiare l’intera supply chain.

Foto di manutenzione carro merce

Ecco perché la sua digitalizzazione è un processo fondamentale per garantire l’interconnessione tra le infrastrutture. Per farlo, “Smart Train” utilizza una rete di sensori installati sui carri che garantiscono una maggiore connettività attraverso sistemi IT che inviano dati su palmari consultati dagli addetti alla manutenzione. Questi dati sono poi raccolti, catalogati e analizzati attraverso processi di machine learning e riguardano la percorrenza chilometrica, la geolocalizzazione dei mezzi e permettono per esempio il monitoraggio dell’impianto frenante, della selletta di ancoraggio del rimorchio al carro, le condizioni dei carichi. In due parole sole: manutenzione predittiva.

Gli impatti di una manutenzione digitale sono molteplici e riguardano la sicurezza dell’infrastruttura ma anche l’aumento del ciclo di vita dei carri, con consequenziale risparmio di costi economici e maggior tutela della sostenibilità ambientale. Benefici concreti, dunque, lungo la strada che vede il Gruppo FS impegnato nel cambio modale del trasporto delle merci. Oggi, infatti, solo il 11% di queste viaggia su rotaia, una quota che il Piano Industriale decennale del Gruppo FS vuole raddoppiare nei prossimi 10 anni.