Il Made in Italy si è dato appuntamento a Marsala per una tre giorni in cui si discuterà delle azioni e delle strategie per agganciare la ripresa anche sul mercato estero.
Il secondo giorno di Italian Export Forum - gli Stati Generali dell’Export, giunti alla terza edizione - ha visto tra i suoi ospiti anche il Gruppo FS, che con l’amministratore delegato di Trenitalia Luigi Corradi ha fatto il punto su alcune delle prossime sfide, ma anche delle grandi opportunità, che attendono Ferrovie dello Stato nell’accompagnare il Paese oltreconfine, per far conoscere e supportare le eccellenze, le storie ed esperienze di successo dove ad avere un ruolo centrale saranno le infrastrutture e i servizi ferroviari, protagonisti in Europa.
 

“Il know how tecnologico e l’esperienza della concorrenza nell’alta velocità - ha sottolineato Corradi - hanno permesso a Trenitalia e all’intero sistema ferroviario italiano di essere un modello da esportare negli altri Paesi, in particolare in Europa dove grazie alle recenti norme non esistono più barriere.
Oggi Trenitalia è presente in cinque Paesi europei aumentando e differenziando l’offerta per i passeggeri. In Francia entro l’anno il Frecciarossa 1000, nostra punta di eccellenza, viaggerà fra Parigi e Milano coprendo anche la tratta fra Parigi e Lione; in Spagna lo stesso treno alta velocità ha iniziato il processo di omologazione per attivare collegamenti fra le principali città del Paese entro la fine del 2022; in Gran Bretagna e Germania siamo già presenti con collegamenti regionali e a lunga percorrenza; infine, non meno importante, siamo alle battute finali per attivare collegamenti alta velocità in Grecia fra Atene e Salonicco.
Questi progetti confermano la vocazione europea di Trenitalia e l’importanza dell’attività svolta in Italia, dove lavoriamo ogni giorno per migliorare il trasporto ferroviario metropolitano, regionale e alta velocità”.

Un fondamentale ruolo per l’export italiano avranno i corridoi ferroviari TEN-T, importanti arterie di collegamento, sia per le merci che per lo spostamento di persone, che contribuiranno a creare uno spazio unico comunitario del trasporto basato su un’unica rete transeuropea dove anche i porti e gli aeroporti, insieme alla modalità ferroviaria, contribuiranno a unire gli stati membri UE in modo intermodale, interoperabile e dunque anche più sostenibile.