Foto di copertina:  © Pax Paloscia

 

Parte oggi la Raccolta Fondi 2020-2021 di FS Italiane che, quest’anno, ha scelto come destinataria Differenza Donna. Da più di 30 anni quest’associazione è impegnata a prevenire, far emergere, contrastare e superare la violenza di genere: dal 1989 ha sostenuto 35.000 donne e 60.000 bambini attraverso i suoi centri anti-violenza e le case rifugio. Dal luglio 2020 gestisce anche il 1522, il numero di pubblica utilità istituito nel 2006 dal Dipartimento delle Pari opportunità a cui rivolgersi in caso di violenza o stalking.

 

COME DONARE

Le donazioni, effettuabili fino al 30 giugno online sulla pagina differenzadonna.org/campagnafs/ e attraverso le biglietterie self service Trenitalia in stazione, serviranno a finanziare due case nel quartiere Prati di Roma, sequestrate alla criminalità e assegnate a Differenza Donna all’inizio del 2020.

A COSA SERVIRANNO I FONDI

Il primo spazio a cui andranno i proventi è un centro di primo contatto che lavora sull’emersione della violenza. Un porto franco dove avere informazioni e supporto: 100 donne hanno ottenuto sostegno e consulenza legale, 200 hanno ricevuto assistenza telefonica per conoscere gli strumenti e le strade percorribili per uscire dalla violenza, 30 hanno intrapreso un percorso di formazione e orientamento al lavoro. 

«Essere maltrattate significa subire il potere di qualcuno sulla propria vita. Non si ha più la libertà di scegliere, pensare, agire. I centri anti-violenza e i luoghi di Differenza Donna scardinano questo disequilibrio perché restituiscono alle donne una visione realistica di ciò che possono fare», afferma Elisa Ercoli, presidente di Differenza Donna.

 

Il percorso di fuoriuscita dalla violenza è reso ancora più difficile da stereotipi e pregiudizi radicati: «Nei maltrattamenti e negli stupri, le donne sono costrette a subire anche uno spostamento delle responsabilità. Nei reati di genere, a differenza di tutti gli altri reati - dove è chiara la parte che li compie e quella che ne è vittima - il focus è sulla donna e sui suoi comportamenti. Questa si trova a dover dimostrare di essere degna di ricevere sostegno», prosegue Ercoli, convinta che la prima battaglia da portare avanti sia quella culturale. 

Il secondo luogo che finanzierà la Raccolta è una casa per l’accoglienza di madri, bambini e adolescenti vittime di violenza assistita e orfani di femminicidio. Da marzo a oggi la struttura ha ospitato sei madri con i figli. Le conseguenze della violenza assistita minano i piccoli sotto il profilo fisico, cognitivo, comportamentale e relazionale. «I figli vedono, all’interno della relazione tra i genitori, un annullamento della figura materna e la sua umiliazione, in un contesto di confusione valoriale che crea gravi danni alla formazione dell’identità in età adulta», spiega Ercoli. 

Per questo si organizzano attività di elaborazione e riparazione attraverso la psicoterapia, la ludopedagogia, la socializzazione e lo sport. «Ricorriamo molto ai laboratori, che consistono per lo più in attività manuali come la pittura, la lavorazione della ceramica, la creazione di oggetti», spiega Brunella, socia attivista di Differenza Donna impegnata nei progetti con i minori. I laboratori possono essere realizzati individualmente, con madri e figli insieme, oppure tra gruppi di bambini. «Durante questi momenti i bimbi hanno la possibilità di esprimere il proprio disagio, in un ambiente protetto, familiare e non giudicante. Quando le attività vedono la compresenza di madre e figlio, si va a recuperare una relazione che è mancata a causa della violenza. Ma anche il confronto con altri coetanei è importante per la crescita», continua Brunella.

IL RUOLO DI ADVOCACY DI DIFFERENZA DONNA

Differenza Donna agisce su un doppio binario: oltre al supporto concreto alle donne in fuga dalla violenza, svolge un ruolo di advocacy nei confronti delle istituzioni e della politica per un cambiamento culturale che trasformi anche l’organizzazione della società, rendendola più equa e inclusiva. Dove tutti possano godere di diritti sostanziali e partecipare attivamente. «Siamo contente del sostegno di FS Italiane perché, oltre a potenziare i nostri strumenti, possiamo ampliare l’impatto sulla società», commenta Ercoli, che sottolinea l’opportunità di «farsi conoscere dalle donne che hanno bisogno, ma anche allargare la platea a cui rivolgere il nostro messaggio. Abbiamo capito che c’è uno stretto legame tra le storie individuali e il contesto esterno. Le vite nelle quali si recupera l’autonomia e l’autodeterminazione sono potenti. Perché ogni donna che vince la violenza, cambia il mondo».

 

FS ITALIANE PER LE PARI OPPORTUNITÀ

FS Italiane, scegliendo Differenza Donna, conferma il suo impegno nel promuovere la parità di genere. Lo fa, per esempio, con iniziative come Women in motion, progetto lanciato nelle scuole per incentivare le studentesse a intraprendere un percorso di studi STEM (Science, Technology, Engineering and Mathematics). O ancora con l’adesione ai principi WEPs (Women’s Empowerment Principles) istituiti dall’ UN Women (l’agenzia delle Nazioni Unite che si occupa di gender equality) per favorire l’avanzamento dello status della donna e la parità di genere nel mondo dell’impresa. Infine, FS Italiane fa parte della Piattaforma per il Cambiamento (Platform for Change-Women in Transport) creata nel 2017 dalla Commissione Europea per incentivare l’occupazione femminile e le pari opportunità nel settore dei trasporti.