Con la presentazione dell’iniziativa Connecting Europe Express, organizzata dalla Commissione in collaborazione con la Presidenza portoghese del Consiglio della UE, prende ufficialmente il via l’Anno Europeo delle Ferrovie per accendere i riflettori su un viaggio più sostenibile, innovativo e sicuro.
Da inizio settembre il Connecting Europe Express farà tappa nelle maggiori capitali europee per promuovere i vantaggi in termini ambientali di questa modalità di trasporto per persone e merci che va incentivata, inaugurando un viaggio che secondo la commissaria europea per i Trasporti Adina Valean, “simboleggia la forza unificatrice delle ferrovie in Europa, impegnate da secoli a collegare città e regioni di tutto il continente”. Per Valean si tratta di “un’opportunità per unire le forze del settore ferroviario in generale, delle organizzazioni, della società civile, degli enti locali e regionali, e di altri soggetti, al fine di promuovere il trasporto ferroviario come servizio di mobilità transeuropea sostenibile e intelligente”.
Il progetto nasce grazie alla cooperazione tra operatori ferroviari europei e gestori dell’infrastruttura, e punta ad attirare l’attenzione sull’importanza dei finanziamenti per le infrastrutture sostenibili e sul sostegno della UE a tali investimenti, anche attraverso il meccanismo per collegare l'Europa. L’Anno Europeo delle Ferrovie prevede una serie di attività programmate in tutto il continente con l’obiettivo di incoraggiare l’utilizzo del treno sia da parte dei cittadini che dalle imprese, e contribuire così a raggiungere quanto previsto dal Green Deal Europeo sulla neutralità dell’Unione dal punto di vista climatico entro il 2050.
Il ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili Enrico Giovannini ha voluto salutare l’iniziativa sottolineando come “nel prossimo decennio il nostro Paese sarà pienamente impegnato in un’azione di forte sviluppo del trasporto ferroviario, in linea con l’obiettivo del Green Deal europeo di rendere la mobilità più sostenibile”. Per il ministro infatti “le ferrovie giocano un ruolo cruciale per connettere le diverse aree dei territori dell’Unione e riequilibrare i divari esistenti tra le diverse aree del nostro Paese con soluzioni di intermodalità. Per questo, gli investimenti inseriti nel Piano di Ripresa e Resilienza saranno fortemente concentrati nel Mezzogiorno”.
Secondo la commissaria per la Coesione Elisa Ferreira, “i treni connettono le persone e, come europei, questa è la nostra missione”. Nel periodo 2014-2020 la politica di coesione ha investito quasi 18 miliardi nel settore ferroviario, che dovrebbero portare 579 chilometri di nuove linee ferroviarie e quasi 6mila chilometri di ricostruzione di quelle esistenti.
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