Un’emergenza nell’emergenza. È quella della violenza di genere durante la pandemia. Lo ha detto Elisa Ercoli, presidente di Differenza Donna, onlus che dal 1989 è impegnata nel prevenire, far emergere, contrastare e superare la violenza sulle donne. FS Italiane ha deciso di contribuire a questa missione destinando la raccolta fondi 2020-2021 a un centro per l'emersione della violenza e a una casa che accoglie madri e figli vittime.

 

Durante la conferenza stampa di presentazione del progetto, Ercoli ha ricordato come nel periodo Covid, siano aumentati esponenzialmente l’isolamento e la dipendenza economica per le donne che vivono con uomini violenti: «L'emergenza sanitaria ha aggiunto criticità che abbiamo la responsabilità di gestire con tempestività e cura». Se in 30 anni l’onlus ha costruito e diffuso buone pratiche, riprese dalle istituzioni e messe a sistema, oggi occorre fare ancora di più. «Proprio per questo Differenza Donna condivide, grazie al sostegno di FS Italiane, l’obiettivo di aumentare la capacità di accogliere le donne sopravvissute alla violenza». Perché se a queste ultime viene detto di trovare il coraggio di denunciare, «bisogna offrir loro percorsi di uscita accessibili e sostenibili che costituiscano opportunità concrete ed effettive».

Alla conferenza stampa è intervenuta anche Francesca Ciuffini, presidente del Comitato Pari Opportunità del Gruppo FS: «La violenza di genere s’innesta in una matrice di relazioni asimmetriche, che va cambiata. Le donne devono essere sostenute per riconoscere le forme con cui essa si manifesta, per poterne parlare e trovare sostegno. Per questo FS collabora con Differenza Donna, nella consapevolezza che la sensibilizzazione su questo tema è fondamentale nel cammino verso la parità e verso la costruzione di una società inclusiva che possa arricchirsi dalle differenze». Ciuffini ha sottolineato l'impegno del Gruppo FS volto a creare condizioni di lavoro migliori per tutte le lavoratrici, a favorire l’incremento della presenza di donne e la loro affermazione a tutti i livelli dell’organizzazione. La presidente del CPO ha ricordato poi l’adozione, da parte dell'azienda, del Codice di Condotta contro le molestie sessuali nei luoghi di lavoro, per la prevenzione e la trattazione dei casi.

Presente alla conferenza web anche Linda Laura Sabbadini, direttrice dell’Istat e chairwoman del W20 (Woman20), il gruppo internazionale di lavoro sull’empowerment femminile che accompagna il G20 (quest’anno a guida italiana). Sabbadini è convinta che la battaglia contro la violenza di genere debba essere affrontata come priorità e con un approccio globale: «Oltre ai punti centrali del G20 – ovvero finanza, lavoro, digitale – il governo italiano intende orientare la discussione  su temi chiave come persone, pianeta e prosperità. W20 vuole includere nell’agenda la violenza di genere e l’ambiente».

 

Sabbadini ha poi evidenziato come l’ultima dichiarazione dei leader del G20 abbia stabilito la necessità di lanciare una road map per l’uguaglianza di genere: «Vorremmo che i Paesi aderenti al G20 varassero entro 2 anni piani d’azione contro gli stereotipi di genere, a partire dall'integrazione dei programmi scolastici e dell’offerta formativa». Occorre cambiare innanzitutto la cultura perché, se questa non evolve, permangono le discriminazioni. Ma la strada è ancora in salita: «Ho ravvisato notevoli resistenze e grosse difficoltà nel far percepire come prioritario il gender gap. Si deve capire che questo costituisce un ostacolo alla crescita mondiale. Per esempio, il Recovery Plan indica come elemento cardine le pari opportunità. Ma non deve essere una mera dichiarazione d’intenti. Si deve tradurre in investimenti per aumentare l’occupazione femminile, potenziare le infrastrutture sociali, sostenere l’imprenditoria».

FS Italiane e Differenza Donna contro la violenza di genere

I proventi della raccolta fondi finanzieranno un centro per l'emersione della violenza e una casa destinata ad accogliere madri e figli vittime di violenza assistita