In cover, la sala museo ferroviaria nella sede dell'associazione Incontriamoci sempre
Tra gli snodi maggiormente trafficati di Reggio Calabria, c’è uno dei luoghi più vivi, suggestivi e green della città. È la stazione di Santa Caterina, a nord del lungomare, che oltre a essere un’autentica galleria d’arte e roccaforte culturale vanta anche un ricco orto botanico da dove spuntano piante di petunia messicana, arancio trifogliato, ginestra odorosa e tante altre specie.
Nell’ex fabbricato viaggiatori dello scalo, concesso in comodato d’uso da Rete Ferroviaria Italiana (RFI), l’associazione Incontriamoci sempre per il volontariato ha fatto letteralmente rifiorire gli spazi ferroviari, portandoli a nuova vita e dando origine a un punto di incontro e scambio tra le persone.
«La stazione di Santa Caterina era ormai preda di vandalismo, spaccio e prostituzione, ma con la nostra presenza questi fenomeni sono praticamente scomparsi», racconta Pino Strati, presidente dell’organizzazione. «È dal 2010, anno in cui siamo venuti in possesso dei locali, che ci dedichiamo anima e corpo al decoro, alla pulizia e alla manutenzione della struttura ma anche del piazzale e dei sottopassi pedonali».
La stazione è posta su due livelli: l’atrio accoglie viaggiatori e cittadini con lo spazio Libri in libertà, un servizio di bookcrossing che permette di usufruire dei testi disponibili ed eventualmente donarne di nuovi. Mentre al piano dei binari, che collegano Reggio Calabria a Battipaglia, Incontriamoci sempre ha recuperato le opere realizzate nel 2007 da I tarzanelli, cinque giovani graphic designers reggini, trasformando il primo marciapiede in una vera e propria meta per studenti e comitive provenienti anche dall’estero.
Al piano terra c’è una sala museo dedicata a Il ferroviere, film del 1956 diretto da Pietro Germi, dove si riesce a viaggiare anche solo con la fantasia grazie al palcoscenico con al centro due sedili di un pendolino degli anni ’70, una cappelliera con qualche valigia e alcuni berretti da capotreno, una panca in legno del ’30, diversi cimeli e le pareti decorate con grandi opere artistiche che hanno per protagonista il treno.
Questa la scenografia che ha fatto da sfondo alle oltre 1.500 iniziative culturali, sociali e di volontariato che Incontriamoci sempre ha realizzato prima dell’avvento del Covid-19. Punta di diamante dell’associazione – che quest’anno festeggia i 15 anni di attività – la rassegna Calabria d’autore, nata nel 2010 per presentare libri e dare spazio a giornalisti, scrittori e poeti e che lo scorso anno si è svolta online, per dare continuità agli appuntamenti culturali orientati alla musica, al market imprenditoriale e allo sviluppo del territorio.
Alessandro Allegra mentre realizza Café Express, in onore dei 100 anni di Nino Manfredi
Nei primi mesi del 2021 il piccolo museo si è arricchito di una nuova opera realizzata, come le altre, da Alessandro Allegra, pittore e membro del direttivo dell’organizzazione: «Per i 100 anni di Nino Manfredi abbiamo omaggiato il grande attore immortalando un frame di Café Express, capolavoro del 1980 diretto da Nanni Loy che racconta storie reali vissute a bordo treno».
Tra gli altri progetti di Incontriamoci sempre ci sono il Premio simpatia della Calabria, un riconoscimento a personalità calabresi impegnate a promuovere un’immagine positiva della regione, e il Concorso nazionale di poesia Francesco Chirico. Ma anche i corsi per imparare le tarantelle del sud, il progetto Arte in stazione, la spesa solidale, le tombolate benefiche, il Treno della Befana che porta i doni ai più piccoli e la distribuzione delle uova di Pasqua ai bambini ricoverati nell’ospedale cittadino.
Opere dedicate all'emigrazione calabrese del pittore Alessandro Allegra, nella sede dell'associazione Incontriamoci sempre
A luglio, l’associazione conta di ripartire con la VI edizione della Magica notte di Chianalea, una premiazione che onora l’antica arte tradizionale dei pescatori in uno dei borghi più belli d’Italia, Chianalea di Scilla, a pochi chilometri da Reggio Calabria. «È praticamente la nostra seconda casa», precisa il vicepresidente Marco Mauro, che continua con parole piene di fiducia sul futuro: «Quando ce ne sarà l’opportunità, sogniamo di organizzare una grande festa con artisti, amici e persone che ci sostengono. Vogliamo liberarci di questo anno pandemico e riprendere alla grande tutte le nostre iniziative».
Dal tetto-terrazzo della stazione di Santa Caterina si gode uno splendido affaccio sul porto di Reggio Calabria e sullo stretto di Messina. Un posto perfetto per ospitare attività artistiche, culturali e musicali che sono state duramente colpite dalla pandemia. Ma soprattutto per ricominciare a incontrarsi.
Articolo tratto da La Freccia