Quale ruolo giocherà la comunicazione nell’occasione storica offerta dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per ripensare la società nel post Covid? E quanto incideranno i processi comunicativi nel veicolare i messaggi, le azioni e i nuovi provvedimenti che puntano alla ripresa e alla crescita attraverso gli investimenti sostenibili? A questi interrogativi si è cercato di dare una risposta in un incontro organizzato a Roma da International Corporate Communication Hub, a cui hanno preso parte tra gli altri, il ministro Enrico Giovannini e alcune grandi imprese in occasione della presentazione della ricerca PNRR, ESG: Il ruolo della comunicazione, occasione dove manager di importanti realtà aziendali si sono confrontati per fare il punto sui meccanismi di interazione legati ai processi della comunicazione che, direttamente o indirettamente, condizioneranno il vivere quotidiano nell’epoca della transizione.

Tra i capi azienda presenti c’era anche l’Amministratore Delegato del Gruppo FS Luigi Ferraris, che insieme a Carlo Tamburi, Direttore di Enel Italia, e Marco Patuano, Presidente di A2A, ha focalizzato gli interventi proiettando l’attenzione soprattutto sulle nuove generazioni e le opportunità offerte dai criteri Environmental, Social and Governance (ESG) utilizzati per analizzare l'aspetto sostenibile degli investimenti.

“Come aziende abbiamo una responsabilità importante, soprattutto nel raggiungere le comunità di giovani in modo appropriato, perché quella degli ESG è una storia che va raccontata. Siamo all’interno di un processo che per me è paragonabile al Piano Marshall, quindi dobbiamo immaginare che tutto ciò arrivi in modo chiaro, con opportunità di crescita, di posti di lavoro, e semplificando la comunicazione”. L’AD FS ha proseguito sottolineando come “con questo piano stiamo connettendo l’Italia soprattutto al Sud. Per quello che riguarda i trasporti - ha proseguito - il PNRR va in quella direzione, nel senso che ci sono ben 31 miliardi di euro allocati al mondo del trasporto ferroviario, dove la componente più importante la fa l’Alta Velocità, che consente di ridefinire il sistema delle attese del nostro Paese, raggiungendo città come Bari e Reggio Calabria”.

Ferraris ha ricordato l’importanza di rafforzare il sistema di trasporto all’interno delle isole, e quello di connessione con le grandi direttrici del Nord Europa. “Da questo punto di vista, tra le infrastrutture che ritengo più importanti c’è sicuramente il Terzo Valico, un’opera sensazionale che sta diventando realtà. Stiamo quindi ridefinendo il sistema del Paese accorciando le distanze e unendo realtà finora moto distanti, con effetti positivi sull’economia che l’Europa ci chiederà di misurare”.

“Per la prima volta dopo tanto tempo - ha aggiunto il top manager FS - stiamo portando avanti un lavoro di visione decennale sul sistema dei trasporti, da qui la necessità di pianificare, capire dove vanno le infrastrutture, ma capire anche dove va l’ecosistema. Quello che sarà realizzato con questi 31 miliardi - ha spiegato Ferraris - riguarda anche il trasporto regionale: stiamo parlando di 600 nuovi treni, con uno sforzo impressionante fatto dal Governo e dalle varie Regioni. E il rinnovo del trasporto e dell’infrastruttura regionale si richiama inevitabilmente all’intermodalità per un territorio articolato complesso da gestire. Anche qui, dunque, è importante realizzare una pianificazione integrata, introducendo nel contempo nuove tecnologie e rafforzando l’interazione con le comunità locali”, dal momento che “la comunicazione, il dialogo con gli stakeholder è  un aspetto fondamentale della sostenibilità. Essere inclusivi con le esigenze delle comunità locali, essere trasparenti, saper ascoltare i territori vuol dire essere sostenibili”.