In apertura, la partenza della maratona Race for the Cure a Roma, l'8 maggio 2022 - Foto archivio Komen Italia

Una lunga maratona rosa che percorre lo Stivale. Torna a settembre Race for the Cure, il grande evento per la lotta ai tumori del seno organizzato da Komen Italia, in partnership con il Gruppo FS, che quest’anno ha un record molto speciale da battere, come da slogan ufficiale 2022: il ritorno alla normalità.

 

Non solo una kermesse sportiva per la ricerca, quindi, ma una corsa liberatrice dopo due anni di restrizioni imposte dalla pandemia per ritrovarsi insieme e prendersi cura della propria salute puntando sulla prevenzione. Dopo le tappe di Roma, Bari e Napoli a maggio, tutti pronti con le scarpe ai piedi per gli appuntamenti d’autunno. Si comincia a Bologna, dal 16 al 18 settembre, per poi spostarsi a Brescia dal 23 al 25, scendere a Matera dal 30 settembre al 2 ottobre e ritrovarsi a L’Aquila e Pescara dal 7 al 9 ottobre.

 

La formula è collaudata: dal venerdì viene allestito il Villaggio Race con aree dedicate in cui vengono offerti gratuitamente esami diagnostici di screening per le principali patologie femminili e stand dove partecipare a iniziative tematiche sullo sport, il fitness, la sana alimentazione e il benessere psicologico. Le attività culminano domenica con la tradizionale corsa di cinque chilometri e la passeggiata di due nelle vie del centro cittadino.

Il Villaggio Race a Roma - foto Alessandro Giovannini (Visual Storymaking)

Le protagoniste di questa speciale manifestazione di salute, sport e solidarietà sono come sempre le “donne in rosa”, coloro che hanno affrontato o stanno affrontando personalmente un tumore al seno. La loro testimonianza è stata capace di contribuire, nel tempo, a un radicale cambiamento culturale nell’approccio alla malattia.

 

«Sono stati due anni molto difficili», afferma il presidente di Komen Italia, Riccardo Masetti, «perché tra i vari guai portati dal Covid-19 ce ne sono tanti anche in campo oncologico. La pandemia ha fermato gli screening per oltre sei mesi e aumentato le difficoltà per accedere alle cure. Il senso di queste manifestazioni è riportare al centro dell’attenzione il tema della salute femminile e la lotta ai tumori, cercando di dare un contributo per recuperare i ritardi».

 

Un sostegno tutt’altro che piccolo, dato che dal 2000 a oggi Race for the Cure ha consentito di investire più di 21 milioni di euro per dar vita ad oltre 1000 progetti di prevenzione per le donne in tutta Italia. Ora l’obiettivo è moltiplicare le presenze rispetto alle prime tre tappe, che hanno raggiunto in totale 62mila partecipanti, all’insegna della condivisione e della solidarietà.

Articolo tratto da La Freccia