Un piano per rendere la stazione di Rovereto più moderna e sostenibile. Da qui nasce il progetto "Station for Transformation" sviluppato da Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS) e dal Comune e mirato a creare un luogo di comunità e sviluppo in chiave di sostenibilità.
Vincitore del primo bando internazionale “EUI – European Innovative Actions”, un’azione strategica portata avanti dall’Unione Europea, il progetto riceverà un finanziamento di 5 milioni di euro.
L’idea innovativa alla base dell’iniziativa è recuperare le aree oggi non più in uso della stazione ferroviaria per trasformarle in un Green Innovation Hub, ovvero un polo per lo sviluppo di idee innovative, la promozione di buone pratiche, finalizzato ad accelerare e rendere attraente la transizione ecologica con un focus su cambiamento climatico, biodiversità territoriale e scambio comunitario.
Un lavoro condotto con l'associazione La Foresta e il supporto di RFI che ha messo a disposizione i locali in comodato gratuito.
Si tratta di un progetto particolarmente innovativo, è la prima volta, infatti, che una stazione ferroviaria viene rinnovata non solo come hub intermodale, ma anche per la sua centralità nel patrimonio culturale e identitario di una comunità. Per il Gruppo FS lo scopo è trasformare le stazioni italiane in luoghi vissuti all’interno delle città.
“La nostra partnership in questo progetto si fonda sull’aderenza delle sue finalità alla strategia che il Gruppo FS Italiane persegue per la modernizzazione e lo sviluppo delle oltre 2.000 stazioni della rete, da punti di accesso al sistema ferroviario ad hub territoriali, accessibili, sicuri, interconnessi con i sistemi di mobilità locale e dotati di servizi generatori di valore condiviso con le comunità” – ha spiegato Sara Venturoni, Direttrice Stazioni RFI. “I fattori di successo di “Station for Transformation” sono la pre-esistenza di una rete di collaborazione consolidata tra i soggetti proponenti e la vocazione del progetto a rappresentare un “caso-studio”. Un modello potenzialmente replicabile a larga scala, che valorizza la centralità delle stazioni nel tessuto sociale ed economico locale, sfruttandone la presenza capillare sul territorio nazionale”.
In particolare, al primo piano della stazione, verrà allestito un centro comunitario per il clima e la biodiversità, nel quale fare formazione, laboratori ed eventi dedicati alla transizione ecologica.
Al piano terra, invece, verrà realizzato un “climate kiosk”, un luogo in cui il territorio racconta come si sta muovendo rispetto all’urgenza del cambiamento climatico. Uno spazio in cui vengono anche offerti servizi e prodotti del territorio che derivano dalla attuazione di tecnologie sostenibili ed innovative che contribuiscono alla transizione ecologica e che hanno consentito di bypassare il cambiamento climatico nelle sue manifestazioni territoriali difendendo la biodiversità.
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